Rapinano la Tercas e fuggono in ambulanza: presi in 5 – VIDEO

GIULIANOVA – Hanno rapinato la filiale della Bancatercas di Sant’Egidio alla Vibrata e per la fuga hanno utilizzato un mezzo che nessuno avrebbe avuto l’idea di controllare o di inseguire: un’ambulanza. Ma i carabinieri e i poliziotti sono stati più furbi dei cinque foggiani che questa mattina poco dopo le 9 sono stati bloccati nei pressi di Colleranesco di Giulianova e arrestati con il bottino del colpo, 18mila euro.

Un’ambulanza insospettabile a sirene spiegate. Il mezzo di soccorso era stato rubato nella giornata di ieri a Ortanova (Foggia) ed è stato utilizzato per raggiungere il Teramano nella notte e oggi per la fuga dopo la rapina. Il mezzo di soccorso è stato intercettato nei pressi della zona industriale di Colleranesco ed attirare l’attenzione delle numerose pattuglie delle forze dell’ordine che avevano circondato la zona è stata una improvvisa inversione a U, che il conducente ha fatto appena notato polizia e carabinieri. La banda ha perso l’orientamento nella zona industriale e hanno abbandonato il mezzo fuggendo nella vicina campagna: ma l’area era zeppa di poliziotti della squadra mobile, della polstrada e della ferroviaria, così come di carabinieri di nuclei e reparti operativi di tre compagnie: circa une trentina di persone che hanno avuto vita facile sui cinque, presi uno alla volta nel tentativo di fuga e dop aver buttato per strada taglierini, guanti, parrucche, una scarpa e il bottino.

La rapina. I cinque hanno assaltato con i taglierini la filiale di Sant’Egidio con i volti camuffati da parrucche e cappellini. Hanno minacciato i dipendenti facendosi consegnare il denaro, prima di fuggire a piedi. A poca distanza sono saliti su una Lancia Lybra – anche questa rubata a Ortanova – con cui hanno raggiunto la vicina Civitella del Tronto dove hanno fatto il cambio: l’ambulanza era parcheggiata nelle vicinanze e i malviventi pensavano di essere al sicuro su un mezzo tanto insospettabile. Qualcosa deve essere andato storio oppure i cinque maldestramente, invece di raggiungere la vicina A-14 al casello di Colonnella, hanno percorso la bonifica del Salinello e poi la statale Adriatica verso Giulianova. Qui la cinturazione degli investigatori ha dato i suoi frutti, anche grazie al ricorso alla tecnologia il mezzo di soccorso è stato smascherato e individuato.

La ‘batteria’ è di Cerignola. I cinque sono tutti di Cerignola e hanno precedenti più o meno specifici: Mateo Martiradonna, 21 anni, Michele Cotugno (23), Pasquale Di Tommaso (23), Stefano Biancolillo (22) e il più ‘anziano’ Domenico Bellomo (34). Sono stati arrestati e dopo le formalità di rito nella caserma di Giulianova, sono stati trasferiti al carcere di Castrogno dove sono rinchiusi con l’accusa di concorso in rapina aggravata.

Operazione interforze. L’arresto dei cinque è stato possibile grazie a un perfetta sinergia interforze, come hanno spiegato e sottolineato i capitani Nazario Giuliani (reparto operativo di Teramo) e Domenico Calore (compagnia di Giulianova) e i vicequestori Lara Panella (comandante della Polstrada) e Gennaro Capasso (squadra mobile). Le sale operative di 112 e 113 hanno gestito in collaborazione la mappatura sul territorio delle pattuglie e l’inseguimento ai malviventi e lo stop ai cinque è stato effettuato all’unisono: stavolta lo Stato ha mostrato i muscoli e i frutti, dopo le recenti e numerose rapine, si sono visti.