TERAMO – Nessuna ipotesi di fusione o federazione tra Atenei, ma una fattiva e realistica collaborazione. Su queste basi il rettore dell’Ateneo teramano Luciano D’Amico ha lanciato il progetto di una “scuola di dottorato regionale”, una concretizzazione del di “fare rete” e “fare sistema” tra gli Atenei abruzzesi, superando la logica del “proprio orticello” e ragionando in termini di eccellenza. L’idea è stata lanciata nel corso del convegno dal titolo “La sfida dell’Abruzzo” che si è tenuto ieri all’Università. Un progetto che è stato subito accolto con favore dal presidente Gianni Chiodi, che ha commentato favorevolmente la volontà di superare gli steccati che finora hanno diviso i tre Atenei, ma anche del presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, che in una nota ha appoggiato l’idea di D’Amico. «Mettere in rete le tre università abruzzesi, come ha ipotizzato il rettore di Teramo, Luciano D’Amico, è un progetto condivisibile, ma soprattutto finalizzato a raggiungere un sogno: istituire un unico sistema universitario regionale con oltre 70 mila studenti – afferma Pagano -. Sono convinto che bisogna unire le forze e le peculiarità dei tre atenei abruzzesi per battere le difficoltà, creando partnership strategiche, con l’obiettivo di migliorare l’offerta formativa e contaminare positivamente l’intero territorio. Produrre cultura attraverso lo studio e la ricerca significa restare competitivi e attrattivi in un momento di forte di crisi del sistema economico. E le tre università abruzzesi hanno tutte le carte in regola per poter fronteggiare tutti gli ostacoli e cogliere gli elementi di innovazione per dare una prospettiva diversa all’Abruzzo e al suo comparto produttivo». Il Rettore ha accolto con favore le parole di Chiodi e Pagano. «Gli apprezzamenti sull’attività del sistema universitario abruzzese espressi ieri dal governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e dal presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano durante il forum sullo sviluppo organizzato a Teramo dal settimanale Panorama, confermano l’attenzione al futuro dei nostri atenei da parte dei vertici della Regione». Lo dichiara il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, presidente di turno del Crua, il Comitato regionale delle università abruzzesi. «I tre atenei della regione – ha proseguito D’Amico – rappresentano un patrimonio culturale imprescindibile per lo sviluppo coerente del nostro territorio e per il futuro delle nostre nuove generazioni. All’interno del Crua, continuando l’importante e cospicuo lavoro svolto in tal senso dai Rettori che ci hanno preceduto, stiamo lavorando in grande sintonia per mettere sempre più in rete e a sistema le innumerevoli competenze e peculiarità delle tre università abruzzesi, per varare progetti condivisi, a vantaggio del sistema formativo e di ricerca della regione. Il nostro obiettivo era e rimane quello di creare un polo di riferimento, tutto abruzzese, in grado di distinguersi nel quadro universitario europeo. Condivido e raccolgo quindi l’augurio di Chiodi e Pagano sulla necessità di continuare la collaborazione già così ben avviata all’interno del Crua, per raggiungere ulteriori e ambiti risultati».
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