TERAMO – Quasi la metà dei Comuni abruzzesi fa la raccolta differenziata, uno su tre la fa porta a porta e 71 di essi ha avviato anche la raccolta del verde. Sono alcuni dei dati diffusi questa mattina dall’assessore Mauro Di Dalmazio, nel corso della presentazione del "2° Rapporto Compost Abruzzo", svoltasi questa mattina a Pescara. Analizzando i risultati dei Comuni per tre classi di dimensione demografica, nella categoria dei Comuni fino a 1.500 abitanti, si evidenzia la maggiore difficoltà nell’organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti ed, inoltre, solo un Comune su tre ha attivato la raccolta della frazione organica del rifiuto solido urbano o servizi di tipo domiciliarizzato. Anche la diffusione del compostaggio domestico nell’8% dei Comuni non sembra bilanciare la mancata attivazione delle raccolte. Tuttavia, il trend è in netto miglioramento se si considera che scarto umido e verde costituiscono insieme il 38% del quantitativo totale di raccolta differenziata mentre le principali frazioni di imballaggio (carta, cartoni, vetro, multimateriale e plastica) rappresentano il 50% dei quantitativi differenziati. Rispetto al 2005, quando la differenziata era attiva in appena 50 Comuni, si è riscontrato un incremento del 150% delle quantità di scarto organico raccolto nei sei anni successivi con un aumento pari a 2,7 volte della quantità di umido e un raddoppio dello scarto verde. «Abbiamo registrato un incremento significativo della raccolta differenziata della frazione organica – ha commentato Di Dalmazio -. Ufficiosamente possiamo dire di aver superato la soglia fatidica del 40% e nel corso dell’anno siamo nelle condizioni di oltrepassare quella psicologica del 50%. La valutazione complessiva della situazione non può, quindi, che essere positiva, soprattutto se si considera il punto da cui siamo partiti. Oltretutto, la crescita sarà ulteriormente incentivata – ha aggiunto l’assessore – grazie ad una serie di investimenti pari a circa 40 milioni di euro di fondi Fas per il completamento del sistema impiantistico». Nello specifico, 12 milioni di euro saranno destinati a supportare i sistemi di raccolta porta a porta, altri 12 milioni saranno indirizzati verso l’implementazione dei centri di raccolta e le restanti risorse, per circa 16 milioni di euro, andranno a beneficio degli impianti di compostaggio. «L’obiettivo – ha rimarcato Di Dalmazio – è quello di arrivare ad avere un sistema impiantistico virtuoso di raccolta differenziata. E’ chiaro che, nell’ambito delle attività di compostaggio, soprattutto quello domestico hanno una grande importanza le azioni di stimolo e, proprio a questo proposito, è in corso in questi giorni la carovana mondocompost con lo scopo di favorire un maggior recupero della frazione organica determinando, al tempo stesso, un abbattimento dei costi e quindi una trasformazione del rifiuto da problema a risorsa»
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