TERAMO – Una bella festa, una serata come a lui sarebbe piaciuto: nel suo playground, con gli amici, con gli arrosticini e con il basket. Questo è il regalo che i ragazzi della curva del Teramo basket hanno voluto fare a Carmine Verni, il capo ultrà scomparso prematuramente, nella serata di quello che sarebbe stato il suo 39esimo compleanno. Un omaggio al loro grande amico, al loro leader, a quello che in alcuni dei cori che gli hanno dedicato hanno chiamato il loro "capo". La due giorni "Carmine vive" si è chiusa ieri con le finali del torneo 3vs3, e con la partita tra le vecchie glorie del Teramo basket. Ed erano in tanti quelli venuti a rendergli omaggio, in campo e fuori. C’erano il capitano Lulli, Amoroso, Poeta e Polonara, Rajola, Ricci, Marzoli, Ragionieri, Stama, Plateo, ma anche coach come Gramenzi, Ramagli, Di Paolantonio e Stirpe, i preparatori Mazzaufo e Faragalli, oltre a Feleppa, Michini e Di Marcello, ed ovviamente intono al campetto dove si è svolta la divertente esibizione c’erano immancabili gli amici di Carmine, oltre alla madre ed alla fidanzata. Una targa è stata scoperta ieri sera dall’assessore Guido Campana per dedicare a Carmine il playground dell’Acquaviva. Allo scoccare della mezzanotte poi, un ultimo coro si è mischiato al fumo delle 39 fiaccole sorrette dai suoi amici, convinti che Lucifero, com’era anche soprannominato, avrà apprezzato.
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