PESCARA – Slitta di due giorni e, dunque, al prossimo 20 luglio, a causa dello sciopero degli avvocati, la sentenza del processo relativo all’inchiesta "Sanitopoli", su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che conta in totale 27 imputati (25 persone e 2 società), tra cui l’ex presidente della Regione, Ottaviano Del Turco. Lo ha comunicato, al termine dell’udienza odierna dedicata alle arringhe della difesa, il presidente del Tribunale
collegiale di Pescara, Carmelo De Santis, che dunque ha reso noto anche il nuovo calendario degli interventi degli avvocati. Lo slittamento della sentenza, inizialmente prevista per il 18 luglio, e delle ultime udienze si è reso necessario a causa dello sciopero, proclamato da parte dell’Organismo unitario dell’avvocatura italiana (Oua) nei giorni 5, 8, 9, 10, 11, 12, 15 e 16 luglio, e dunque in concomitanza con le ultime arringhe difensive, in un primo tempo programmate per il 5, l’8, il 10 e l’11 luglio. Il nuovo calendario prevede udienze anche il sabato. Il 17 luglio sono previste le arringhe degli avvocati Giulia Bongiorno per l’ex parlamentare del Pdl, Sabatino Aracu, e di Giandomenico Caiazza per Del Turco; il 18 potrebbe proseguire Caiazza e poi sarà la volta dell’avvocato Giuliano
Milia per l’ex segretario generale dell’Ufficio presidenza della Regione, Lamberto Quarta. Il 20 luglio, dopo le repliche, il Tribunale si ritirerà in Camera di Consiglio per la sentenza. Intanto lunedì 1 luglio é prevista una nuova udienza, dedicata sempre alle arringhe difensive, fra cui quella dell’ex assessore regionale alla Sanità di centrodestra, Vito Domenici.