TERAMO – L’opposizione boccia il Piano triennale delle opere del Comune. La delibera, approvata dal Consiglio comunale con i voti della maggioranza e con l’astensione del consigliere dell’Udt Milton Di Sabatino, è stata contestata dall’opposizione. Se, infatti, negli scorsi anni si era parlato di “Libro dei sogni”, adesso per il centrosinistra invece, si tratta di un elenco troppo scarno, in cui ci sono dei “grandi assenti”, come ad esempio, il Castello della Monica. Critiche, in questo senso, sono arrivate dal consigliere del Pd Gianguido D’Alberto, da quello di Città di Virtù Valdo Di Bonaventura e da Sandro Santacroce del Prc. «Mancano – ha sottolineato Di Bonaventura – alcune opere importanti, dal Pru di Via Piave, all’ex ospedaletto, al mercato ortofrutticolo che è stato chiuso, capisco che le risorse sono scarse, ma si tratta di una questione di priorità». Stessa posizione di D’Alberto, che, pur apprezzando il fatto che si tratta di un piano realistico, stigmatizza l’atteggiamento della maggioranza «di aver annunciato opere irrealizzabili, come il Polo scolastico o il recupero dell’ex Psichiatrico». Contestata anche la scelta di devolvere la Bucalossi alla spesa corrente, anziché inserire quei fondi per servizi e manutenzioni. Ma il centrodestra non ci sta e difende il Piano, accusando il centrosinistra di essere contraddittorio: mentre in passato veniva il Piano triennale veniva criticato e bollato come libro dei sogni, adesso le polemiche si basano su elementi opposti. L’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Di Giovangiacomo ha sottolineato che si tratta di opere che hanno «le gambe per camminare, in gran parte già finanziate» mentre il sindaco Maurizio Brucchi si è soffermato sulla polemica relativa alle opere mancanti, puntualizzando che il recupero del Castello della Monica è stato al momento accantonato, ma non è stato affatto depennato, perché si è scelto, in un momento di difficoltà economica, di dare priorità al recupero funzionale del Teatro Romano. «In questo momento – afferma Bruchi – si sta svolgendo la gara per la scelta del gruppo di progettazione, a breve sapremo chi sono gli aggiudicatari, tra 90 giorni avremo il progetto definitivo. Per il recupero del Castello della Monica servirebbero 7-800 mila euro che al momento non abbiamo. La politica è cambiata, in questo momento storico siamo tutti più realisti».
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