TERAMO – E’ scaduto oggi il termine per la presentazione dei curricula per la nomina del presidente e dei due componenti del Cda del Ruzzo. Sono state 38 le domande – o meglio, manifestazione d’interesse per la nomina a presidente o amministratore – arrivate all’ufficio legale dell’azienda pubblica chiamata a ridefinire una nuova governance nel giro di una decina di giorni. La volontà dei sindaci è infatti quella di non perdere tempo ulteriore, anche in vista delle emergenze idriche “classiche” della stagione estiva, e ridare slancio alla società in termini di fiducia ai lavoratori e di debiti da onorare con le ditte fornitrici. Intanto tra le indiscrezioni sui nomi che hanno avanzato la loro candidatura ci sono alcuni già noti all’opinioni pubblica, molti dei quali hanno già ricoperto incarichi di responsabilità all’interno dell’azienda acquedottistica. Tra loro spiccano alcuni nomi del Cda uscente, come quelli di Vittorio Scuteri, Ferdinando Martini e Carlo Ciapanna. Tra le candidature spiccano anche quelle di due membri del Cda della Ruzzo Reti (presidenza Di Pietro) l’avvocato Alessandra Cristofori (una delle due donne dell’elenco, l’altra è dirigente dell’Ato di Catania) e il medico Ivano Capriotti. L’ex dirigente tecnico del Comune di Teramo Osvaldo Mattei e nomi eccellenti che provengono dalla Ruzzo Servizi, come l’ex direttore Alfonso Cuccodrillo e l’ex vicepresidente della Ruzzo Servizi, Antonio Iampieri. Ma sono molti anche i professionisti che puntano alla governance del Ruzzo e provenienti da altre esperienze, tra loro: Giancarlo Di Lucanardo (avvocato, ex presidente dell’Ato), Carlo Taraschi (ex consigliere provinciale), Agreppino Valente (dirigente settore Mobilità della provincia), Gabriele Di Felice Ardente (ex manager Asl), Angiolino Di Francesco (ex manager Asl), Luigi Alessiani (ex presidente della Team), Corrado De Iuliis (attuale membro del Cda della Team) e Ivan Di Cesare (commercialista). Sarà l’assemblea dei sindaci, che verrà convocata entro la fine di luglio, a stabilire il "triumvirato" (presidente e due consiglieri) chiamato alla responsabilità di tirare il Ruzzo fuori dalle acque stagnanti.
Ecco tutti i nomi:
Mario Consorti, avvocato; Mauro D’Ubaldo, ex dipendente pubblica amministrazione; Ivan Di Cesre, commercialista; Antonio Forlini, dirigente azienda privata; Maria Laura Ciravolo, dirigente Ato Catania, Agreppino Valente, ex dirigente PA; Domenico Lapenna, ex dirigente PA; Gabriele Di Felice Ardente, ingegnere; Osvaldo Mattei, architetto; Antonio Baldelli, commercialista; Guerino Scarpone, ex funzionario giudiziario; Vittorio Scuteri, ex dirigente PA; Ferdinando Martini, medico; Carlo Ciapanna; Gaetano Di Giuseppe, dirigente Regione Abruzzo; Mauro Rinaldo Di Matteo, dirigtente Regione Abruzzo; Antonio Iampieri, dipendente PA; Mario Del Principe, avvocato; Flavio Bartolini, consulente aziendale; Niclola Ferri, dirigente Izs; Alfonso Marcozzi, ingegnere; Giancarlo Di Lucanardo, avvocato; Camillo D’Angelo, partner azienda privata; Carlo Taraschi, ingegnere; Graziano Figliola, ingegnere; Ennio Cortellini, ingegnere; Giuseppe Massi, avvocato; Antonio Bucciarelli, commercialista; Giovanni Rosci, commercialista; Antonio Paesani, ex dipendente corpo forestale Stato; Giuseppe Carlo Gaita, consulente aaziendale; Ivano Capriotti, medico; Alfonso Cuccodrillo, consulente aziendale; Stefano Costantini, ex dipendente azienda privata; Bruno Di Bonaventura, dipendente ag. regionale servizio sviluppo agricolo; Luigi Alessiani, ingegnere; Alessandra Cristofori, avvocato; Angiolino Di Francesco, ex dirigente aziende pubbliche e private.