TERAMO – Dura presa di posizione della Filt Cgil Abruzzo che chiede a chiare lettere le dimissioni del presidente Arpa Spa Massimo Cirulli e dell’intero management. «In qualunque altra società e in altri contesti questo scenario avrebbe determinato l’immediato allontanamento di chi amministra e dirige l’impresa. Invece nel caso di Arpa, assistiamo paradossalmente a continue dichiarazioni della proprietà (ovvero la Regione Abruzzo) di approvazione e di apprezzamento nei confronti dell’Arpa giudicata dal presidente Chiodi e dall’Assessore Morra “un’azienda sana con grandi prospettive, con grande capacità programmatoria e che non ha eguali in Abruzzo”. Questa azienda sana con grandi prospettive e che non ha eguali in Abruzzo, ha invece fatto registrare una perdita di esercizio degli ultimi 3 anni pari a 10.098.960 euro, cifra superiore allo stesso Capitale sociale che ammonta a poco meno di 9 milioni di euro. La perdita nel solo 2012 è già di per sé superiore al 50% del Capitale sociale. Risultati negativi pesanti nonostante un forte aumento delle entrate derivanti dai titoli di viaggio e un’altrettanta consistente diminuzione del costo del lavoro». Oltre agli aspetti economici, il sindacato rileva che «Arpa in questi tre anni non ha prodotto alcun piano d’impresa teso a migliorare e riorganizzare i servizi da un lato ed a ridimensionare i tanti sprechi che sistematicamente abbiamo denunciato. Questo atteggiamento difensivo ha determinato un indebolimento dell’azienda pubblica verso i competitor soprattutto privati operanti sulle linee commerciali». La Filt Cgil ricorda inoltre di aver attivato lo stato di agitazione di tutto il personale Arpa «la cui prima fase si è già conclusa con esito negativo dopo un primo confronto con l’azienda». La prossima settimana si aprirà con una serie di assemblee organizzate nei luoghi di lavoro, in preparazione della seconda fase di confronto con l’azienda che avverrà in Prefettura a Chieti, dove verrà richiesta anche la presenza di un rappresentante della Regione Abruzzo.