TERAMO – Consiglieri comunali incompatibili? Il segretario generale dell’Ente, Sergio Iezzi, frena. Iezzi, che è anche responsabile della prevenzione della corruzione per il Comune, puntualizza che, al momento, non esiste un’interpretazione univoca della norma, ad esempio non si comprende se abbia valore retroattivo, ossia per incarichi assunti precedentemente all’approvazione del decreto legge numero 39, oppure valga solo per quelli assunti successivamente. «In effetti – afferma Iezzi – su questo punto, le interpretazioni di Civit (Commissione indipendente per la valutazione, l’indipendenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche) e Anci (Associazione nazionale comuni italiani) sono discordanti». Per questo Iezzi ha assunto un atteggiamento “attendista”, scrivendo a tutti coloro (sindaco compreso) che svolgono incarichi all’interno della Asl per chiedere ufficialmente la documentazione relativa alla loro attività. In un secondo momento scriverà anche al Ministro della Funzione pubblica per sapere come agire. E intanto, anche la Civit ha deciso di sospendere il parere in attesa che il decreto venga convertito in legge. La Asl, invece, ha scelto una linea diversa, inviando agli interessati, ossia ai consiglieri Bruno Cipollone, Claudio Di Bartolomeo e Anna Marcozzi, una lettera dal tenore differente, in cui si chiede di effettuare una scelta (tra primario o consigliere) entro 15 giorni. La vicenda si fa quindi più intricata.