ALBA ADRIATICA – Una villa coloniale, due appartamenti e 18 conti correnti, per un valore complessivo di circa 800mila euro sono stati sequestrati, nell’ambito di una indagine patrimoniale, a Carlo Levakovic, 56enne di Alba Adriatica di origine rom, nei confronti del quale è stata applicata anche la soprveglianza speciale per due anni. Il provvedimento, emesso dal tribunale di Teramo, sezione misure di prevenzione, ed eseguito dal personale della Divisione anticrimine della questura di Teramo, è stato adottato a seguito di una serie di indagini che tendevano ad accertare la provenienza dei beni, in considerazione dell’assenza di reddito da parte del soggetto coinvolto. Levakovic, che si trova agli arresti domiciliari dopo l’arresto disposto dal gip di Cassino per tentato furto, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, risulta di fatto proprietario degli immobili e dei conti correnti posti sotto sequestro, benchè intestati a componenti del suo nucleo famigliare, che svolgono ruolo di prestanome. La famiglia è nota alle cronache per il coinvolgimento del figlio di Carlo, Danilo, nell’omicidio di Emanuele Fadani, avvenuto nel 2009 ad Alba Adriatica. E’ stata l’indagine eseguita dalla Divisione anticrimine che ha consentito di "svelare" l’esistenza dell’ingente patrimonio immobiliare e finanziario nella disponibilit di Levakovic, che non risulta derivare da attività lecite. Gli agenti hanno posto i sigilli alla villa coloinale di oltre 10 vani ad Alba Adriatica, in via Bafile, e a due appartamenti in via Roma e in via Buonarroti a Martinsicuro. Nei vari istituti di credito sono stati invece sequestrati 18 rapporti finanziari con le banche tra conti deposito e conti correnti.
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