TERAMO – “Stop a processi sommari, la direzione della Asl teramana va valutata solo sulla base dei risultati consegiti”. A iprendere posizione sulle polemiche di questi giorni che vedono come bersaglio il manager Giustino Varrassi è un gruppo unanime di sindaci Liberalsocialisti: Enio Pavone di Roseto, Alberto Pompizi di Sant’Omero, (anche in qualità di componente del Comitato ristretto dei sindaci), Ernesto Piccari di Montefino che insieme al capogruppo dei Liberalsocialisti in Consiglio Provinciale, Nicola Di Marco, ritengono che l’operato di Varrassi vada giudicato nei risultai ottenuti nel triennio di attività. “Quello che è inaccettabile – scrivono gli esponenti Liberalsocialisti in una nota congiunta – è qualsiasi forma di giudizio aprioristico e di processo sommario. Ricordiamo che il manager Varrassi fu contestato ed avversato sin dall’atto della sua nomina, prima ancora che si mettesse a lavoro: questo a palese dimostrazione dell’esistenza di un pre-giudizio nei suoi confronti. Riteniamo, invece, che i giudizi debbano essere correttamente suffragati dai dati e da quelli in nostro possesso si desume che la direzione della Asl teramana ha ben operato, raggiungendo risultati importanti. Tra l’altro questo pesante clima sicuramente non giova alla collettività e ai cittadini, il cui unico interesse è quello ad una sanità che funzioni”. “Chiediamo a tutti un momento di seria riflessione – scirvono i Liberalsocialisti – e di volersi concentrare, soprattutto in questo particolare periodo, sulle esigenze e sulle attività utili ai cittadini, anziché dibattersi in inutili e strumentali schermaglie, di cui francamente nessuno avverte il bisogno. In questo senso, auspichiamo che vi sia un confronto pubblico sereno, in cui possa essere rappresentato, sulla scorta di risultati e dati oggettivamente riscontrabili, tutto ciò che di positivo è stato fatto in questi anni in ambito sanitario regionale e provinciale, a partire dall’azzeramento del deficit, dalle misure intraprese per un sistema sanitario di qualità e per contrastare la mobilità passiva. Risultati di cui va ascritto ampiamente merito al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.Sarà l’occasione per fare un pubblico e trasparente raffronto con i risultati conseguiti dalle precedenti gestioni, che non sono mai state oggetto dell’attenzione riservata a quella del manager Varrassi, considerando anche la situazione ereditata nel 2010 all’insediamento dell’attuale direzione generale”.
SEL: CHIODI E TANCREDI HANNO AVALLATO LA GESTIONE FALLIMENTARE DI VARRASSI – Sulla querelle in merito al futuro della Asl e del manager Giustibo Varrassi interviene Tommaso Di Febo, Coordinatore Provinciale Sinistra Ecologia Libertà. «Ancora una volta a Teramo – afferma Di Febo – Tancredi torna a difendere l’indifendibile gestione Varrassi alla Asl che ha “distrutto” le strutture sanitarie in provincia di Teramo con soppressioni di importanti reparti ospedalieri, il tutto a discapito dei cittadini.Tancredi come pure Chiodi hanno condiviso e avallato la gestione fallimentare di Varrassi alla Asl di Teramo. Una gestione che ha prodotto con i vari atti aziendali, ed in modo particolare l’ultimo, le basi per lo smantellamento totale delle strutture sanitarie». Secondo Sel in questi anni la Asl ha avuto una «gestione clientelare», che ha portato ad una «politica di tagli indiscriminati e alla riduzione di servizi, provocando le lunghe liste di attesa e la mobilità passiva». Sel infine ricorda di essere al fianco del comitato “Varrassi sLoggia”, per chiedere le dimissioni del manager Giustino Varrassi.