TERAMO – La sfilata di sabato per l’elezione di Miss Abruzzo ha riacceso il dibattito sull’opportunità o meno di organizzare manifestazioni di questo tipo a ridosso del Duomo. Una posizione, in questo senso, è stata presa da Monsignor Michele Seccia, che ha fatto notare, prima a don Aldino, parroco del Duomo, e poi anche all’assessore Guido Campana, il suo disappunto sul contrasto tra il luogo sacro e la sfilata di ragazze in bikini, che, come ha sottolineato il Vescovo. «E’ avvenuta proprio alle spalle dell’Annunciazione». Proprio stamattina, a margine della visita della delegazione del Burundi in Municipio, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il Vescovo e Campana, c’è stato un momento di chiarimento tra i due, in cui Monsignor Seccia ha anche affermato di voler scrivere una lettera al sindaco Maurizio Brucchi per chiedere una zona di rispetto attorno al Duomo. Il Vescovo, poi, ha invitato i giornalisti, che gli hanno chiesto delucidazioni sulla sua posizione, a non trattare l’episodio come mero fatto scandalistico ma a far riflettere sulla questione, preferendo non aggiungere altro e chiedendo esplicitamente di non insistere sulla polemica. Ed è esattamente questo che intendiamo fare. Perché il dibattito tra Duomo come monumento simbolo di Teramo, inserito in una piazza che è la più importante della città, utilizzata come location di eventi e spettacoli, e Duomo come Cattedrale, luogo di preghiera, sacro alla cristianità che rappresenta la Casa del Signore, merita comunque una riflessione ed un approfondimento. A corollario di questo c’è anche un’altra questione, quella dell’utilizzo della scalinata del Duomo, che, di sera, diventa un luogo di incontro dei giovani, e in cui spesso la mattina restano i “segni” del passaggio, dalle bottiglie di vetro ad altra sporcizia. Uno spettacolo poco edificante per chi la Chiesa la vive invece come luogo di raccoglimento e preghiera. E in effetti, anni fa, la Curia ha speso qualcosa come 50 mila euro per il restyling della scalinata.
CAMPANA: «DOVREMO TROVARE UN’ALTRA PIAZZA» – La questione non è del tutto nuova: anni fa, in occasione di un altro concorso, quello del Mister più bello d’Italia e Miss Grand Prix, la Cattedrale fu scelta addirittura come scenografia. In quel caso ci furono le rimostranze di don Aldino, che sottolineò come ragazzi e ragazze erano stati fatti scendere direttamente dalla scalinata del Duomo e che sulla Cattedrale fosse stato affisso anche un cartellone che pubblicizzava la kermesse. Da allora l’assessore agli Eventi Guido Campana decise di realizzare una passerella installata in piazza, in modo da non dover utilizzare la scalinata per le sfilate. L’assessore si è mostrato molto dispiaciuto per le parole del Vescovo e allo stesso tempo però ha anche ricordato che la stessa location viene utilizzata per le sfilate dei miss e mister della Coppa interamnia. «A mio avviso – afferma Campana – non c’è stata mancanza di rispetto nei confronti del luogo sacro, per me si tratta di un concorso pulito e storico, in cui le ragazze hanno effettuato un solo passaggio in bikini sulla passerella. E’ vero che alle spalle c’era il Duomo, ma questo vale per ogni concerto o manifestazione che venga organizzata in piazza. In ogni caso questo ci invita a rivedere la location, forse piazza Dante, ma, in questo caso, si risentirebbero i commercianti di piazza Martiri».
La questione invita a riflettere, proprio come ha detto Monsignor Seccia, sull’argomento si attende la posizione del sindaco.