TERAMO – Sarà pronto entro 40 giorni il progetto definitivo-esecutivo per la demolizione di palazzo Adamoli e palazzo Salvoni. Un’ Associazione Temporanea di Impresa costituita da architetti e ingegneri romani e siciliani, denominata BCD, si è aggiudicata la gara per la progettazione inerente la demolizione, attività indispensabile per dar luogo all’intervento di valorizzazione dell’area archeologica e di recupero funzionale del Teatro Romano. L’aggiudicazione è giunta al termine delle verifiche delle 14 proposte pervenute anche da Paesi europei, analizzate dalla Commissione specificamente creata e composta da rappresentanti del Comune di Teramo e della Sovrintendenza ai beni Archeologici. l bando disciplinava le operazioni relative ai servizi di progettazione preliminare e definitiva, di verifica ed indagine archeologica e relativa relazione e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per la valorizzazione dell’area archeologica su cui insiste il Teatro Romano e del suo recupero funzionale, mediante la realizzazione dei seguenti interventi: demolizione di palazzo Adamoli e palazzo Salvoni, indagini e scavi archeologici dell’area del teatro, rilievo e studio elementi lapidei erratici e ricomposizione degli stessi, scavo archeologico della cavea, realizzazione di opere strutturali di sostituzione dell’ima cavea, opere di finitura della stessa, sistemazione aree esterne comprendente opere murarie di sistemazione e contenimento perimetrale ed opere a verde e di arredo urbano, realizzazione degli impianti elettrici, idrici, fognari e di sicurezza. «Siamo giunti ad una tappa importante del procedimento che ha come finalità quella del recupero funzionale del teatro Romano afferma il sindaco Maurizio Brucchi -. Il cronoprogramma viene sostanzialmente rispettato, sebbene il piccolo ritardo finora da registrare sia da considerarsi fisiologico per operazioni di tale rilievo culturale e finanziario. Ricordo che il Protocollo di intesa sottoscritto il 22 Dicembre 2009, pochissimi mesi dopo il mio insediamento, cui ha fatto seguito un secondo del Novembre 2010 tra MIBAC, Regione, Fondazione Tercas, Provincia e Comune, finalizzato proprio a realizzare il progetto, è in fase di piena attuazione, secondo le modalità e gli indirizzi in esso inclusi. Il progressivo sviluppo dell’intero procedimento, è l’implicita dimostrazione che gli accordi non erano di facciata ma si trattava di reali convergenze di intenti alle quali l’interessamenti concreto del sottoscritto, seguita a garantire continuità». Soddisfatto anche l’assessore alla Progettazione strategica Giacomo Agostinelli: «Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo posti, nonostante lo scetticismo di alcuni. L’abbattimento rappresenta una tappa fondamentale per arrivare allo scopo principale: il recupero funzionale del teatro, un patrimonio culturale non solo della nostra città ma dell’intera regione e non solo. Cercheremo di procedere in modo celere per recuperare un po’ di tempo».