Disoccupazione e Cassa integrazione: la Cgil si rivolge al Prefetto

TERAMO  – Disoccupazione e Cassa integrazione: secondo la Cgil di Teramo siamo arrivati alla “stretta finale”. Il sindacato da sempre ha raccontato, anche con numeri e dati dalla mano, la “lunga e lenta agonia che sta lasciando il tessuto industriale del nostro territorio profondamente destrutturato”.  In Abruzzo, tra il primo e il secondo trimestre di quest’anno, il numero degli occupati è sceso da 500 mila a 485 mila, quello dei disoccupati da 65 mila a 58 mila. Il vero problema è rappresentato dalle persone che non cercano più lavoro, circa 26 mila. Le ore di cassa integrazione, in totale (sia la Cassa integrazione guadagni che la cassa integrazione straordinaria), ammontano a 6 milioni in provincia di Teramo: ben 5300 le persone interessate.   «Dietro i numeri della disoccupazione e della Cassa Integrazione – afferma il segretario generale della Cgil Teramo Alberto Di Dario – c’è la vita di tante lavoratrici e di tanti lavoratori, di tante famiglie e di tanti giovani che vedono la loro vita pesantemente condizionata non solo dalla crisi, ma anche da una burocrazia che non si preoccupa di conciliare la proprie procedure con le  impietose scadenze della quotidianità. Un dato su tutti: oggi il Ministero del lavoro, dopo una “ristrutturazione” dei propri uffici, impiega molto più di sei mesi per l’approvazione delle richieste di Cassa Integrazione Guadagni, il Protocollo per l’anticipazione delle indennità di Cigs, sottoscritto nel 2010 da Provincia e Tercas assegna solo sei mesi di anticipazione».  In sostanza, visto che la Banca anticipa solo a sei mesi, e visto che se il Ministero entro 8 mesi non approva la Cigs la Banca può recuperare le somme dal sesto mese in poi, ci sono dei lavoratori che, di fatto, non solo rischiano di non percepire nulla, ma persino di dover restituire alla Banca somme già erogate. E’ il caso degli 80 lavoratori della Phard, che sono in attesa dell’approvazione del decreto ministeriale dal 12 dicembre. La CgilL di Teramo, dopo aver scritto al Presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra e all’Assessore al Lavoro Eva Guardiani per la convocazione di un tavolo istituzionale per l’adeguamento del Protocollo sottoscritto nel 2010 all’allungamento dei tempi di decisione del Ministero del Lavoro, intende promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema dello sviluppo, ma anche, sottolinea Di Dario,  «su quello del rispetto della dignità di chi si ritrova non solo a rischiare il posto di lavoro, ma anche ad attendere per mesi, mesi, mesi, mesi e mesi la misera indennità a cui ha contribuito con anni di tasse sul proprio reddito da lavoro». Il sindacato si rivolgerà anche al Prefetto per chiedere di sollecitare il Ministero. «Dai nostri dati – conclude Di Dario – la ripresa è lontana, servono ancora, e serviranno per diverso tempo, gli ammortizzatori sociali».