TERAMO – Si annuncia un mese di ottobre fitto di inaugurazioni per la Giunta Brucchi alle prese con gli ultimi cantieri da aprire e le strategie da mettere in campo a 232 giorni dalla fine del mandato. Il primo taglio del nastro riguarderà la rotonda ovale di via Po dove si sta ultimando la collocazione di un portale segnaletico luminoso, subito dopo sarà la volta della farmacia comunale che prenderà il nome di "Farmacia degli Ulivi" e infine, dopo un percorso travagliato, anche la gettata di cemento fa ben sperare per Ponte Vezzola. il sindaco si è dichiarato sicuro di portare a casa la riapertura del ponte per il mese di ottobre così come l’inaugurazione del secondo tratto del Lotto Zero, per definire la data manca solo la conferma della presenza del ministro delle Infrastrutture Lupi.Tra le priorità di Brucchi da portare a termine entro le amministrative di primavera c’è sicuramente l’installazione dei nuovi varchi e delle telecamere in centro storico, oltre alla presentazione del nuovo piano parcheggi chiamato a offrire una soluzione per gli stalli ai residenti, ma anche per il rinnovo al gestore degli stalli a pagamento. L’apertra del Lotto zero aprirà le porte a nuove sperimentazioni su traffico cottadino come l’istituzione del senso unico di marcia in Circonvallazione Spalato in modo da concludere così l’operazione "Traffico Zero" che figurava tra i punti programmatici qualificanti del programma del sindaco. Gli step fissati per Natale si concentrano invece sulle opere "strategiche": a dicembre si prevede la consegna del progetto esecutivo del recupero funzionale dell’anfiteatro romano, la definizione del progetto di arretramento della stazione e la consegna delle sale Ipogee, oltre a un piano di riqualificazione della Villa Comunale.
Brucchi: «La città ha cambiato volto, rifarei tutto quello che ho fatto»
Un bilancio che soddisfa il primo cittadino che alla vigilia del conclave con la sua maggioranza, durante il quale definirà le strategie della campagna elettorale, dichiara: «Siamo riusciti a cambiare il volto della città e in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando non è stato facile – ha dichiarato il sindaco-. Le ristrettezze economiche ci hanno indotto a riflettere su tanti progetti e costretto a una direzione in cui prima abbiamo dovuto capire quello di cui c’era bisogno, come manutenerlo e poi valutare nuovi investimenti". Qualche indugio o ripensamento?: "Rifarei tutto quello che ho fatto, sono rgoglioso di averci sempre messo la faccia in difesa del mio territorio e anche quando questa amministrazione ha preso decisioni impopolari. Credo che il lavoro fatto sia stato apprezzato a giudicare dall’appoggio che mi hanno rinnovato i partiti, ma anche delle forze civiche che si dichiarano pronte a sostenermi per la ricandidatura". Non ambisce Brucchi alle poltrone dell’Emiciclo? "Mi piace fare il sindaco, perchè è un ruolo che trae linfa dal contatto con la gente. Ho ricevuto tanto in questi anni dal rapporto instaurato con i cittadini. Al di là del tradizionale ricevimento del giovedì, i teramani mi fermano per strada, al telefono a ogni ora del giorno. E’ impegnativo, ma a me fa piacere. Credo e spero che i teramani l’abbiano capito e apprezzato".