TERAMO – Continua lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Inps, che stamattina stanno manifestando a Pescara, davanti alla sede della Prefettura. Sono in tutto 200 i lavoratori delle sedi Inps di tutto l’Abruzzo impegnati nella protesta odierna, che rientra nell’ambito della vertenza nazionale. Ad essere contestata è la decisione della Ragioneria dello Stato che prevede il taglio di 300 euro sul salario accessorio, per un totale di 93 milioni di tagli nazionali. «Noi chiediamo – ha spiegato Vincenzo Traniello della Cisl Funzione pubblica – il ripristino dei 93 milioni perché non è più possibile continuare a mettere le mani in tasca ai lavoratori. Anziché potenziare l’Inps quale baluardo dello stato sociale in quanto erogatore di servizi e prestazioni per le maestranze, si preferisce tagliare sulla carne viva dei lavoratori e non su consulenze esterne e appalti, se non in minima parte». Una delegazione di lavoratori incontrerà nella mattinata il prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono. In Abruzzo, nelle sedi
territoriali regionali, sono impiegati oltre un migliaio di persone.