TERAMO – L’ultimo scompiglio all’interno del Pd, consumato sul boom di tessere conteggiato alla vigilia dei congressi chiamati a scegliere il nuovo segretario ha sollevato una nuova presa di posizione da parte dei PerDavvero che parlano di voto “falsato in partenza” in cui la spunterà “il più furbo e il più bravo a procacciarsi un bel numero di tessere”. Dura l’accusa dell’associazione politica che in una nota accusa gli organismi del Pd di assenza di un livello politico nel quale discutere della linea del partito. Una frase obsoleta? Nient’affatto per i Per Davvero che scrivono: “Le elezioni amministrative ormai alle porte troveranno un partito totalmente impreparato, specie a livello comunale, dove ancora si concretizza l’indicazione circa il candidato da contrapporre al centro destra. La caccia alle tessere messa in atto dai capibastone tramite i loro accoliti, la mancanza assoluta di un minimo di credibilità democratica da parte di chi dirige il partito che avrebbe dovuto con le sue istanze costituire un presidio di garanzia, ha fatto sprofondare il Pd nel buio peggiore della storia della prima repubblica trovando solo nei congressi di Forza Italia i tardi epigoni di vergognose pratiche partitiche”. I Per Davvero nel denunciare questa situazione annunciano che si attiveranno perché venga messa in discussione la validità di tutta la campagna congressuale e si avvii un processo di radicale rinnovamento del partito basato in primo luogo sulla democrazia e sulla partecipazione degli iscritti.
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