TERAMO – Il giorno dopo i congressi provinciali del Pd i due competitor pronti a duellarsi al ballottaggio nell’assembea dei 17 novembre, Gabrele Minosse e Vincenzo Di Marco, aprono il tavolo di confronto con i delegati da ‘accapararsi’ per ottenere la maggioranza dei voti e dunque guidare la segreteria provinciale del partito. Logica vorrebbe vincitore in partenza il "ginobliano" Gabriele Minosse per una presumibile alleanza con i delegati del candidato Orazio Di Marcello che lo porterebbe a un totale di 66 delegati, contro i 53 delegati che avrebbe Di Marco in caso di alleanza con i delegati dei candidati Citerei, Scarpantonio e Tosson. I numeri potrebbero però subire sensibili variazioni in base a dei meccanismi tecnici di riequilibrio che potrebbe far aumentare la forbice dei delegati dell’uno o dell’altro candidato in base a delle percentuali di voto. Soddisfazione ha espresso per i risultati il presidente regionale del Pd Manola di Pasquale, che cosi ha dichiarato a margine dell’esito dei congresi: “Auspisco che dal ballottaggio esca una maggioranza che possa proporre per il Pd un progetto nuovo e una spinta riformista che superi le vecchie logiche spartitorie". Intanto è in corso una verifica sulla regolarità dei congressi in riferimento al boom di tessere. Una commisione ad hoc infagherà sull’effettivo pagamento delle tessere dichiarate in alcuni circoli e in special modo saranno attenzionati quei Comuni la cui percentuale di tessere supera del 30% quelle registrate lo scorso anno, come ad esempio il Comune di Crognaleto che ha visto u aumento di tessere del 300%. . Qualcuno ipotizza che si potrebbe arrivare all’annullamento dei congressi in alcuni circoli.
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