TERAMO – Anche il Consiglio di Stato dà ragione a Carlo Vicentini, il primario del reparto di Urologia e docente universitario licenziato dalla Asl di Teramo con il mancato reinserimento di quell’unità operativa nella convenzione conl’Università dell’Aquila. Oggi infatti la Sezione Terza del grado di appello amministrativo, pronunciandosi sul ricorso della Asl di Teramo contro la sentenza con cui il Tar Abruzzo, ha reintegrato il professor Vicentini in servizio in attesa del pronunciamento nel merito, hanno confermato la reintegra del medico. Secondo il collegio presieduto da Gianpiero Paolo Cirillo (consiglieri Salvatore Cacace, Bruno Rosario Polito, Dante D’Alessio, Lydia Ada Orsola Spiezia – estensore -), «dal giudizio di appello non sono emersi elementi di valutazione idonei a far discostare il Collegio dalle argomentazioni esposte nella ordinanza appellata». Vicentini, citano i giudici romani, dal giorno del suo reintegro nel reparto, avvenuto il 1 ottobre scorso, «sta svolgendo una intensa attività assistenziale con un fitto programma di interventi chirurgici e di visite mediche: ritenuto, pertanto, nel bilanciamento dei contrapposti interessi che, allo stato, non appare di evidente spessore l’esigenza cautelare della Asl Teramo di evitare il possibile pregiudizio connesso alla dirigenza universitaria della Urologia dell’Ospedale Mazzini» rigetta il ricorso dell’azienda sanitaria teramana, trasmettendo l’ordinanza al Tar per la fissazione dell’udienza di merito con priorità. Dunque, nella querelle Asl-Vicentini, un altro punto a favore del primario.
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