Sgominata banda di albanesi che riforniva la Val Vibrata

TERAMO – Dieci le ordinanza di custodia in carcere eseguite dai carabinieri questa mattina a carico di altrettanti albanesi, mentre altri tre destinatari dei provvedimenti si sono resi irreperibili e sono attivamente ricercati. I dettagli dell’operazione ‘Bush 2’ (dal soprannome del personaggio di spicco dell’organizzazione) sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa dal comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Ciro La Volla. L’indagine ha preso il via a inizio 2012 con il sequestro di una modica quantità di cocaina e di appunti, dalla cui analisi si sono potuti delineare due distinti canali di approvvigionamento della droga (cocaina e marijuana) verso il capoluogo piceno: uno proveniente da Roma e l’altro da Cesena. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, osservazioni e pedinamenti, si sono avuti riscontri che hanno portato a 4 arresti in flagranza, due denunce in stato di libertà e al sequestro di 16 kg di marijuana e di 250 grammi di cocaina. All’alba di stamane 50 militari del Comando Provinciale di Ascoli e i colleghi di Teramo, Roma e Forlì, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip ascolano Giuliana Filippello nei comuni di Sant’Egidio alla Vibrata e Civitella del Tronto (Teramo), Marino (Roma), Sogliano al Rubicone (Forlì Cesena), Bari e Fiumicino (Roma). In carcere sono finiti tutti albanesi fra 22 e 30 anni: muratori, elettricisti, la maggior parte residenti in provincia di Teramo e dediti allo spaccio nei paesi della Vallata del Tronto, nell’Ascolano e lungo la Val Vibrata. Sono 55 le persone segnalate alle Prefetture quali assuntori. Particolarmente complesse si sono rivelate le fasi della cattura di due indagati che stavano per abbandonare l’Italia dal porto di Bari e dall’aeroporto internazionale di Fiumicino. I due sono stati rintracciati ai rispettivi imbarchi.