TERAMO – Salta l’apertura degli impianti di risalita dei Prati di Tivo in questo week end. Colpa di ‘Attila’ e della cronica instabilità del versante montuoso che insiste sulla provinciale 43: dopo la riapertura di una settimana fa dopo dicei giorni di isolamento per la presenza di un masso ciclopico che aveva chiuso la strada, un’altra frana dopo solo tre giorni ha riportato Pietracamela e Prati di Tivo nell’impossibilità di essere collegata al resto della provincia. Ma l’ente proprietario della strada, la Provincia di Teramo, assicura che la prossima settimana cominceranno i lavori per il ripristino della viabilità. La soluzione sembra essere stata individuata nel posizionamento di una rete "corticale chiodata fissata sulle palificate". E’ stato deciso nel corso di una riunione questa mattina dopo un altro sopralluogo, l’ennesimo, e dopo il calcoli rimessi dalla società di igegneria Geina a cui è stato chiesto il parere tecnico sulle caratteristiche e le dimensioni della rete da sistemare. Il costo dell’intervento ammonta a circa 250mila euro e la Provincia per pagare userà la procedura della somma urgenza con un debito fuori bilancio. Non mancano le polemiche, intanto sulla competenza dell’intervento: «Non sarebbe di nostra competenza – spiega l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Elicio Romandini – perchè stiamo parlando di un dissesto idrogeologico che riguarda la parete. siamo però di fronte a una delle stazioni sciistiche più importanti del centro Italia e il non intervenire significherebbe vanificare gli sforzi fatti per far ripartire gli impianti di risalita». «Sappiamo quanto fosse importante questo fine settimana per gli operatori di Pietracamela e dei Prati di Tivo, ma neanche loro possono permettesri la cattiva pubblicità che deriverebbe da un incidente e al primo posto delle nostre responsabilità vi è quella della sicurezza, dell’incolumità dei cittadini».