TERAMO – L’Energy manager confermato anche se ha prodotto risultati scarsi. E’ quanto sottolineato dal consigliere del Pd Gianguido D’Alberto, che fa notare come il Comune, il 17 dicembre scorso, abbia confermato l’incarico alla figura che avrebbe dovuto portare notevoli risparmi per le casse comunali, almeno nel settore energia. «Tutto questo non è avvenuto, anzi, le spese per le utenze sono cresciute, anche quelle sull’energia elettrica – è la considerazione di D’Alberto –. Perché si è deciso di fare questo affidamento in maniera diretta senza invece pensare a delle procedure aperte che avrebbero potuto coinvolgere anche altri professionisti, esperti del settore?». L’assessore all’Ambiente ed Energia, Rudy Di Stefano, però, fa notare che la figura è stata introdotta per rispondere a dei precisi obblighi di legge «altrimenti – precisa – avremmo dovuto pagare una multa piuttosto salata» e che il professionista non percepisce introiti fissi, ma solo in percentuale a quanto fa risparmiare al Comune. «E’ un lavoro – conclude Di Stefano – i cui risultati si vedono alla lunga: quest’anno ad esempio ha lavorato, a costo zero, per realizzare la gara per il fornitore unico di energia: prima infatti ne avevamo diversi, con notevoli disservizi. La settimana scorsa è stato espletato il bando di gara, vinto dalla ditta Gala, e avremo un risparmio dell’1% annuo, che in termini relativi è poco, ma, in assoluto significa circa 50 mila euro in tre anni. L’Energy manager sta anche seguendo il progetto Paride e quello per la sostituzione delle lampadine degli uffici e degli immobili comunali con altre al led. Il suo compenso sarà il 7% del risparmio fatto ottenere al Comune, con un tetto massimo di 40 mila euro annui».