TERAMO – Dalle 5 di questa mattina i locali dell’ex Oviesse sono sotto sequestro. Una trentina tra agenti di polizia e carabinieri, coordinati dal capo di gabinetto della questura, il dottor Mimmo De Carolis, ha eseguito il provvedimento giudiziario, a scopo cautelativo, disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo, Domenico Canosa. A chiedere i sigilli è stato il magistrato, lo stesso procuratore Bruno Auriemma che coordina l’inchiesta sull’occupazione lo scorso 18 gennaio, da parte del gruppo di artisti che reclamavano uno spazio per la cultura in città. All’interno dei locali, al momento dello sgombero, c’erano quattro giovani (tre uomini e una donna) che dormivano, assieme a 8 cuccioli di cane. Sono stati accompagnati in questura dal personale della Digos, per le procedure di identificazione. I vigili del fuoco hanno provveduto a forzare la saracinesca d’ingresso, chiusa nei giorni scorsi con i lucchetti dai tecnici comunali e hanno permesso alle forze dell’ordine di entrare invitando gli occupanti presenti a uscire, prima di sigillare i locali. Il provvedimento è stato adottato con la motivazione di ripristinare le condizioni di sicurezza per le persone, occupanti compresi, all’interno di locali inagibili: dentro c’erano taniche di gasolio, una bombola del gas per il funzionamento di generatore di corrente e una stufa. Proprio questa mattina è prevista una conferenza stampa dei rappresentanti del Nuovo Teatro Teramo, sulla nascita del Comitato Cittadino di volontariato che ha chiesto l’utilizzo dei locali, adesso indisponibili, per allestirvi una mostra temporanea d’arte.
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