TERAMO – Falsi bollettini della Camera di Commercio: l’associazione Robin Hood lancia l’allarme. Secondo le segnalazioni pervenute all’associazione le più colpite dal fenomeno sono le nuove imprese, per questo il presidente dell’associazione Pasquale Di Ferdinando ricorda che il pagamento del diritto annuale dovuto ogni all’ente camerale da parte di tutte le imprese e società iscritte al Registro delle Imprese si effettua solo ed esclusivamente con modello F24 entro il primo acconto delle imposte sui redditi. «L’ente – specifica Di Ferdinando – non emette alcun bollettino postale prestampato per effettuare il versamento della quota annuale. Imprese e società sono pertanto invitate a porre attenzione a questa tipologia di comunicazioni (bollettini prestampati) che nulla hanno a che fare con la Camera di Commercio e il Registro Imprese».
LA CAMERA DI COMMERCIO INVITA A NON PAGARE – Anche l’Ente Camerale interviene nella vicenda, specificando che il falso bollettino in oggetto contiene la dicitura: “Iscrizione obbligatoria al portale multiservizi” e invitando le imprese a non pagare. "Si tratta di una truffa – si legge nella nota della Camera di Commercio – dietro ai bollettini che in questi giorni stanno arrivando a numerose imprese commerciali del territorio teramano, in particolare a quelle di nuova registrazione. L’importo complessivo è di ben 309,87 euro (tra tariffa base e iva al 21%) e vale per una non meglio precisata “iscrizione al portale multiservizi riservato alle ditte iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato”. Con caratteri più piccoli, su un lato del bollettino, è riportata la frase: “L’iscrizione è obbligatoria per le ditte iscritte alla Camera di Commercio qualora si desideri usufruire dei servizi offerti, totalmente detraibili ai fini iva. L’accettazione della nostra proposta e l’utilizzo del nostro portale multiservizi ha finalità esclusivamente commerciale e non surroga né in alcun modo sostituisce gli adempimenti imposti dallo Stato e dalla pubblica amministrazione in tema di iscrizione al Registro delle Imprese”. Non viene inoltre specificato da chi arrivino queste richieste di pagamento, che hanno tutta l’apparenza di essere obbligatorie. Sul bollettino sono solamente indicati il nome della società, una srl, e la casella postale di riferimento che, sembra, faccia riferimento ad una cittadina della Campania. «Le imprese – spiega Giampiero Sardi, Segretario Generale della Camera di Commercio- non sono assolutamente tenute a pagare. Il servizio e la relativa richiesta di denaro non hanno niente a che vedere con la Camera di Commercio di Teramo . Provvederemo a mettere l’avviso anche sulla home page del nostro sito internet».