TERAMO – I cittadini abruzzesi che il prossimo 9 marzo andranno a votare alle primarie della coalizione di centrosinistra in vista delle regionali del 25 maggio riceveranno due schede: una per esprimere il candidato presidente, l’altra per dare indicazioni utili all’elaborazione del programma. Della coalizione, definita "eterogenea" e composta da "liste riformiste, civiche e sociali", fanno parte il Pd, Sel, l’Idv, il Psi e Fli. L’appuntamento del 9 marzo è stato presentato stamani in conferenza stampa a Pescara. Presenti, tra gli altri, il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, Daniela Santroni (Sel), Maurizio Teodori (ex Fli, ora lista civica), Massimo Carugno (Psi) e Alfonso Mascitelli (Idv). Si vota in tutti i comuni abruzzesi – circa 300 i seggi allestiti -, dalle 8 alle 20. Le candidature, sottoscritte da un minimo di 400 elettori ed un massimo di mille (di cui almeno 100 in tre province), dovranno essere presentate al Coordinamento delle Primarie (sede Pd Abruzzo a Pescara) entro le 12 del 17 febbraio. Potranno votare tutti i cittadini abruzzesi che hanno almeno 16 anni. Previsto il secondo turno nel caso in cui nessuno dei candidati superi il 40%. Laddove si deciderà per le primarie comunali, le votazioni verranno accorpate. Le forze politiche che fanno parte della coalizione si sono impegnate ad adottare i contenuti della Carta di Pisa per la trasparenza e il rigore morale dell’amministrazione ed hanno inoltre adottato un codice etico che impegna sui criteri di incandidabilità più stringenti delle norme contenute nella Legge Severino. In tal senso, la coalizione nominerà nei prossimi giorni un Collegio dei garanti. Le forze politiche hanno anche elaborato una carta di intenti, alla base del programma che verrà sviluppato nelle prossime settimane. "La coalizione è larga – ha spiegato Paolucci – perché la sfida che abbiamo di fronte ha le spalle larghe e ha come comune denominatore la valutazione e il giudizio rispetto a questi 5 anni e mezzo di governo. Chiodi è stato il presidente con più potere e che ha avuto più tempo nella storia delle Regioni, ma nonostante questo i risultati sono stati i più piccoli, i peggiori, quelli minimi mai raggiunti". Il segretario si è soffermato poi su alcune delle priorità dell’Abruzzo: lavoro per i giovani, ricostruzione dell’Aquila e del cratere, integrazione nella Macroregione Adriatica e le infrastrutture per far uscire l’Abruzzo dall’isolamento, integrazione socio-sanitaria e nuovo piano sanitario, riqualificazione dei fiumi e protezione dei beni comuni ambientali, culturali, architettonici e paesaggistici. Riferendosi in particolare a Scelta Civica e a Centro Democratico, Paolucci ha lanciato un appello "a tutte quelle forze che condividono con noi il giudizio su questi cinque anni e mezzo. Vogliamo far ripartire l’Abruzzo, immaginando una nuova stagione riformatrice e di programmazione, utilizzando al meglio e con la partecipazione dei cittadini – ha concluso – le funzioni e i poteri della Regione".
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