Equitalia gli pignora casa, ex operaio si spara

TERAMO – Equitalia avvia la procedura di pignoramento della sua abitazione e lui, un 70enne di Elice, nel Pescarese, preso dallo sconforto, si uccide sparandosi al volto. Il corpo è stato trovato ieri sera, nella camera da letto dell’abitazione, ma la morte risale ad almeno 24 ore prima. L’uomo, pensionato e separato dalla moglie, si era allontanato dai figli e, in passato, ha avuto problemi di depressione. A detta di famigliari e conoscenti, però, a spingerlo al gesto estremo sarebbero stati problemi di natura economica. Il 70enne, infatti, aveva ricevuto delle cartelle esattoriali, con l’avvio della procedura di pignoramento della casa. L’uomo si è sparato con un fucile calibro 12 regolarmente detenuto. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano. Sequestrata l’arma. "Aveva una casa e dei terreni in Liguria e la casa gli era stata pignorata per dei vecchi pagamenti mancati: conoscevo il problema da 4/5 anni. So che aveva provato a vendere l’appartamento, ma non posso dare altri giudizi". Commenta così il sindaco di Elice, Gianfranco De Massis, il suicidio di Mario Pingiotti, il 70enne che ieri si è tolto la vita e che a detta dei familiari si sarebbe tolto la vita a causa delle pendenze con Equitalia. Pingiotti, originario di Montefino, aveva fatto l’operaio per anni poi era ritornato a Elice dove aveva acquistato un piccolo appartamento. Separato, figlio portatore di handicap, conduceva vita riservata. "Persona semplice e umile", ricorda il parroco di Elice don Maurizio. Pingiotti può essere stato spinto al gesto estremo per una situazione considerata senza uscita: "I problemi economici possono essere un detonatore micidiale se abbinati alla disperazione e alla solitudine", conclude amaro il sindaco.