TERAMO – "La campagna elettorale non strumentalizzi il dramma del lavoro". E’ la sollecitazione che arriva dal candidato del Pd, Manola Di Pasquale, intevenuta sulle perplessità sollevate in questi giorni dalla Cgil sulle assunzioni e sul ricorso alle agenzie interinali da parte della Asl teramana. Una riflesione che la Di Pasquale, nel contributo che pubblichiamo integralmente, estende a un’intero sistema che fa passare il "risanamento" sulla pelle dei cittadini:
"La sanità teramana intesa sia come sistema azienda sia come comunità di utenti da decenni paga un prezzo altissimo: il contributo più alto al risanamento di conti regionali i cui buchi neri sono stati determinati in massima parte dagli accreditamenti fuori controllo ad una sanità privata che invece di integrare l’offerta pubblica ne è diventata concorrente. Milioni di euro “restituiti” alla Regione dal teramano per compensare i debiti fatti da altre Asl. Ad un evidente danno oggi si aggiunge la beffa: il risanamento e la “normalizzazione” di una gestione non oculata viene condotta, oltre che sulla pelle degli utenti ai quali sono stati tagliati servizi sia in qualità che in quantità, anche su quella dei lavoratori scatenando una “guerra fra poveri” fra precari storici e disoccupati in cerca di lavoro. Pur apprezzando l’intento di voler finalmente regolarizzare la gestione del personale non può non apparire quantomeno sospetto che, praticamente alle soglie di una stagione elettorale, si annuncia una campagna di reclutamento per oltre 450 persone fra medici, infermieri, operatori sanitari e amministrativi. Le cronache di questi giorni ci raccontano di interinali assunti, non si sa perché, da una società di Atessa; di chiamate dirette con metodi e criteri che vengono fortemente contestati dai sindacati; di concorsi per dirigenti che, come sottolineato dagli stessi sindacati, non appaiano certo una priorità per non parlare del fatto che pare impossibile che, all’interno dell’azienda, non vi fossero figure idonee a ricoprire quei ruoli. “Preso atto di quello che sta accadendo è bene chiarire che non consentiremo alcuna operazione elettoralistica sui posti di lavoro”. Trasparenza, prudenza ed etica amministrativa e politica avrebbe suggerito ben altri comportamenti ma visto che la Regione e la sua maggioranza di centrodestra hanno inteso lanciare una campagna di reclutamento personale proprio sotto le elezioni, allora, deve essere chiaro che sarà nostro impegno e il mio in particolare vigilare su ogni passaggio, su ogni avviso, su ogni concorso con un unico obiettivo: garantire uguali opportunità a tutti. Tutti, precari storici, giovani in cerca di prima occupazione, aspiranti professionisti devono avere la certezza che ogni operazione si sta svolgendo non solo nel rispetto formale delle regole ma anche nel rispetto sostanziale delle condizioni di pari opportunità, garantite a loro volta dalla massima trasparenza delle modalità di bando e dalle modalità di selezione. Vigilerò personalmente sulle procedure che si stanno adottando decisa a contrastare con ogni mezzo, anche quello legale, qualsiasi tentativo di inquinare questa campagna elettorale strumentalizzando il drammatico bisogno di lavoro che c’è in questa Regione e nella mia città".