TERAMO – Era partito da Sciusciano, frazione di Teramo a 32 anni per non fare più ritorno a casa: Ercole Saverioni, classe 1909, bersagliere caduto nella Campagna di Russia nel dicembre del 1942, aveva lasciato a Sciusciano moglie e due figli. Oggi all’unico superstite di questi, Pietro, è stata riconsegnata la piastrina di riconoscimento del padre: Pietro aveva pochi mesi quando Ercole fu inviato in Russia con l’Armir. La piastrina è stata ritrovata dopo 70 anni da ricercatori russi e donata a Saverioni da un giovane studente emiliano, in contatto con i russi per motivi di studio e di hobby, Giacomo Matacotta. «Sono ovviamente molto emozionato, perchè non ho praticamente nulla di mio padre – ha detto Pietro – e devo ringraziare chi in modo spontaneo e con grande sensibilità mi ha riconsegnato un pezzetto di vita». Ercole Saverioni cadde probabilmente il 14 dicembre del 1942, nella zona tenuta dalla Divisione Ravenna nei giorni immediatamente precedenti alla grande offensiva dell’Armata Rossa sul fronte tenuto dall’esercito italiano.
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