TERAMO – Non chiediamo solo il voto ai cittadini, ma di aprire gli occhi". Così Fabio Berardini, giovane candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, ha esordito al suo primo dibattito pubblico nel corso del comizio tenuto ieri in piazza Martiri della Libertà nell’ambito della tappa del "Noncifermate Tour". Il camper con a bordo 5 parlamentari del movimento e il candidato presidente della Regione Sara Marcozzi, ha fatto tappa in città alla presenza di numerosi simpatizzanti, complice anche il mercato settimanale, per presentare volti e programma dei candidati locali pronti a respingere il "marchio dell’inesperienza" che viene loro attribuito. "Non misuriamo le competenze dietro sigle politiche vuote e anni maturati sulle poltrone – ha dichiarato il candidato sindaco 23enne Fabio Berardini – ma dalla voglia di fare che la nostra squadra,mette sul tavolo. E i cittadini apprezzano a giudicare dal pugno di ascoltatori presenti in piazza qualche settimana fa per D’Alfonso e la platea di pubblico interessata oggi alle nostre proposte. La vecchia politica continua a nascondersi riciclandosi nei simboli delle liste civiche, ma non scende in piazza a parlare direttamente ai cittadini. Nel mirino di Berardini finisce la scarsa adesione ai progetti europei del Comune. "Solo due progetti a fronte di tante opportunità messe a disposizione dai bandi comunitari. Teramo registra 16mila persone al di sotto della soglia di povertà – ha dichiarato Berardini con i dati istat alla mano-. Praticamente una su quattro a cui dobbiamo risposte concrete per il lavoro. Questo sarà il mio primo impegno da sindaco". Il giovane candidato pensa a sperimentare un’idea già proposta in altre città italiane di di concedere gratuitamente terreni comunali per la creazione di aziende agricole polivalenti, ma anche a una rivisitazione degli sportelli del lavoro. "Devono essere più snelli dei Centri per l’impiego e maggiormente funzionali nelle consulenze da fornire e nelle possibilità da far conoscere". In piazza Martiri ha presentatola sua candidatura anche la giovane candidata governatore Sara Marcozzi. Cavallo di battaglia della suo impegno da attivista è la poltica ambientale. "La strategia energetica nazional, la cosiddetta "Sen"- ha detto Marcozzi fa dell’Abruzzo un distretto minerario da sfruttare per le trivellazioni e far agevolare il proliferare di discariche abusive. L’Abruzzo è la Regione dei Parchi e tale deve rimanere".
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