TERAMO – Serviranno altri approfondimenti di laboratorio all’anatoma patologo Cristian D’Ovidio, ma l’autopsia eseguita oggi pomeriggio sul corpo del neonato morto in sala parto avrebbe svelato che in realtà il feto era già senza vita all’interno del grembo materno. Saranno proprio gli accertamenti chimico-fisici sugli organi a chiarire cosa abbia provocato la morte del piccolo, dopo una apparentemenre regolare gestazioe da parte della madre, una donna albanese di 24 anni che assieme al marito – entrambi residenti a Teramo – avevano denunciato l’accaduto alla polizia, facendo così scattare l’inchiesta della magistratura. Come si ricorderà, il procuratore Bruno Auriemma ha iscritto nel registro degli indagati due medici e due ostetriche del Mazzini.
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