TERAMO – Le segreterie regionali di Cgil, Funzione Pubblica e Spi Cgil tornano a chiede alla Regione un confronto tra organizzazioni sindacali e istituzioni per garantire i livelli essenziali delle prestazioni nei comuni montani. "Assenti le Comunità Montane – dicono – i cittadini delle zone interne resteranno senza servizi essenziali se non si riorganizza il territorio". Per il sindacato "il semplice commissariamento delle Comunità Montane per la loro ‘liquidazione’, in assenza di indirizzi coerenti della Regione, si rivela privo di efficacia amministrativa". Tra gli esempi fatti dalla Cgil, la situazione nella Comunità Majella-Morrone "dove scadrà a giorni il contratto per la fornitura di servizi sociali essenziali e nessuno, in Regione – scrive il sindacato – indica come assicurare il servizio ai cittadini, che rischia di essere semplicemente interrotto".
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