TERAMO – Divampa la polemica sulle nomine nelle cosiddette Asp, le Aziende dei servizi per la persona (che hanno sostituito le Ipab), di cui sono state convocate le assemblee e tra queste anche quella di Teramo. La solleva il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini invita a soprassedere «nell’assumere decisioni e di riconvocare le assemblee che si sono tenute ieri. In queste convocazioni – dice Ruffini – ci sono diversi profili di illegittimità, dai vizi di notifica, in quanto inviate meno di 15 giorni prima della data di riunione, alla mancanza del plenum dell’Assemblea per l’assenza dei rappresentanti indicati dalla provincia di Teramo, e non rispetto degli adempimenti formali: solo dopo l’approvazione del regolamento si può procedere alla nomina degli organi di vertice». Ruffini è critico nei confronti di Chiodi e Gatti che definisce «due disperati che non si rassegnano alla certa sconfitta elettorale. Ci troviamo nel pieno delle elezioni regionali e correttezza istituzionale inviterebbe ad astenersi in questo periodo dall’operare qualsiasi nomina. Invece, pur di nominare gli ultimi amici, il centro destra di Chiodi, in barba a qualsivoglia procedura meritocratica e trasparente, procede ad effettuare nomine che hanno un sapore di sconfitta della politica e delle regole». Ruffini critica l’assenza di bandi e di curricula per la scelta degli amministratori delle Asp e anticipa il rischio di «probabili ricorsi da parte dei portatori di interesse, contenziosi che avrebbero l’unico effetto di gettare nella confusione il funzionamento delle ex Ipab con gravi danni e ripercussioni soprattutto per i loro assistiti, ovvero bambini ed anziani». Sull’intervento di Ruffini non si è fatta attendere la replica dell’assessore Paolo Gatti: «La trasformazione delle Ipab in ASP – a detto – rappresenta una delle riforme più qualificanti della legislatura, attesa da almeno vent’anni. La strumentalità delle affermazioni è pienamente dimostrata dal fatto che il consigliere Ruffini chiami in causa il sottoscritto e il Presidente Chiodi, quando invece sarebbe stato sufficiente leggere le norme per comprendere che le convocazioni cui si riferisce erano e sono di competenza dell’organismo straordinario di gestione, a norma della legge n.17 del 2011 e successive modificazioni. Le convocazioni, a quanto risulta, sono state fatte nel pieno rispetto delle delibere assunte in precedenza dalla Giunta Regionale». Secondo Gatti l’accostamento alla previsione di una sconfitta elettorale nasconde la confusione «dell’attuazione materiale di una riforma con gli interessi elettorali di parte. Infine, va ricordato al consigliere Ruffini che la legge regionale citata prevede che le nomine cui si riferisce sono di competenza dei rappresentanti dei portatori di interesse ossia di persone nominate dai Comuni di Teramo, Giulianova, Civitella, Atri, Sant’Omero, Nereto, Pineto, Corropoli ed altri, i quali hanno liberamente votato e scelto i membri dei CDA».
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