TERAMO – L’avvocato Pietro Quaresimale, candidato sindaco a Campli, è pronto a sfidare il primo cittadino uscente Gabriele Giovannini sul terreno del rinnovamento insieme ad alcuni consiglieri di minoranza che lo hanno accompagnato in cinque anni di opposizione, ma anche alcune new entry presentati venerdì a Sant’Onofrio davanti a una nutrita platea di sostenitori. Pietro Quaresimale getta il guanto di sfida per la conquista della cittadina farnese su una piattaforma programmatica che annovera 12 punti qualificanti. Tra questi spicca un deciso impulso alla trasparenza dato dalla diretta streaming delle sedute consiliari e l’attivazione di un Ufficio per le relazioni con il Pubblico (Urp), la riqualificazione del centro storico di Campli e lo spostamento al suo interno del mercato settimanale. Nell’ambito del sostegno all’occupazione Quaresimale punta alle agevolazioni fiscali per le aziende che assumono sul territorio, corsi di formazione per adulti e una cooperativa di ricollocazione , ma non tralascia di disegnare una fiscalità più leggera su aliquota Tares e occupazione del suolo pubblico. Tra le proposte originale è l’idea della costituzione di un nucleo volontario di Protezione civile e, com’è ovvio nel suo caso, la creazione di un museo del basket e una polisportiva per la valorizzazione dello sport in tutte le sue forme. Ad affiancarlo in questo progetto sono Federico Agostinelli, Perla Alleva, Clara Cialini, Vincenzo Cordoni, Valentina Di Francesco, Luca Di Girolamo, Antonio Francioni, Simone Guerrieri, Alessandro Iaconi, Carlo Olivieri, Roberto Ricci e Maria Angela Vanni. Intanto in una nota, due esponenti della sua lista, i cosiddetti "renziani" replicano al Pd (il partito appoggia la lista Giovannini) e all’annuncio di espulsione da parte della segreteria comunale e provinciale. "Il tentativo di infangare e screditare la nostra partecipazione alla lista civica “A tutto Campli” con Quaresimale – scrivono Ricci e Cordoni – con la minaccia di cacciarci dal Pd è un evidente sintomo di difficoltà e di nervosismo della lista Giovannini. A Campli si sono formate soltanto liste civiche e non esitono né liste di partito né liste di schieramento. Specialmente in entrambe le liste più accreditate vi sono anche candidati di diversa provenienza politica e nemmeno Giovannini è del Pd e del centro sinistra (scelto dai “soliti noti” e imposto al Pd locale, come cinque anni fa ) ma soltanto vicino allora a Silvino, oggi a Rabbuffo, con i caratteri espliciti del trasformismo politico. Al Pd locale abbiamo chiesto più volte in questi mesi, pubblicamente, chiarezza e disponibilità al confronto interno sul futuro di Campli, ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta. A giochi fatti e dopo aver sostenuto la possibilità di una nostra lista civica abbiamo deciso di aderire all’altra lista civica “A tutto Campli” per vincere insieme il malgoverno di Giovannini in questi anni. Siamo e rimaniamo nel Pd, nonostante le minacce. Pronti a qualsiasi confronto interno ed esterno".
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