Festa della polizia in tono minore. Il questore premia il personale

TERAMO – E’ stata celebrata questa mattina, nella questura di Teramo, l’annuale Festa della polizia, con gli onori resi alla lapide del sottufficiale Settimio Passamonti e il consueto incontro con le autorità civili e miitari. Nel corso del suo intervento, oltre ai saluti di rito, il questore Giovanni Febo, ha illustrato i maggiori risultati ottenuti nell’attività di prevenzione e repressione dei reati dal personale teramano. Che dicono dell’attività della Divisione Anticrimine nelle indagini patrimoniali sulle famiglie rom protagoniste di arricchimenti illeciti. In questo ambito, sono state chieste e ottenute misure di prevenzione patrimoniale con il sequestro di 16 immobili, 48 tra conti deposito e conti correnti e 7 macchine, per un valore complessivo di 3,4 milioni di euro. Se nella prostituzione, l’attività è stata incentrata sulla nuova frontiera del meretricio gestito da cinesi (con la denuncia di 12 persone straniere), che concludevano matrimoni fittizi con cittadini italiani per favorire l’ingresso illegale in Italia, ingente è stato anche il contrasto al traffico di stupefacenti. Decisiva l’operazione che ha stroncato il canale Modena-Montorio al Vomano, con l’arresto di 13 persone e il sequestro di 1,3 chili di cocaina. Due rapine sono state sventate con grande acume investigativo, con l’arresto di 7 persone, pugliesi e romani, autori colpi alle filiali Tercas di Sant’Egidio e Teramo.  Tamponare l’ondata di furti è stato anche obiettivo in parte centrato con l’arresto a più riprese di una banda di 8 albanesi specializzati nei colpi nelle abitazioni così come con l’arresto di quattro rosetani di un gruppo di fuoco coinvolto in un traffico di armi, con assalti a portavalori e un furto al comando dei vigili urbani di Roseto nel 2010. Intens l’attività della Digos, con un lavoro di "intelligence" sul fronte dei fronti estremisti politici e anarchici ma anche delle tifoserie ‘calde’. L’episodio più grave sul quale è stata fatta luce è stata la rissa di Capodanno, in cui sono stati identificati e denunciati tutti i protagonisti del sanguinoso corpo a corpo che aveva già portato a due arresti. Circa una ventina le persone denunciate per gli scontri tra tifoserie di Teramo, Chieti e L’Aquila. In totale sono stati 51 i Daspo emessi dal questore nel corso del 2013, rispetto agli 11 dell’anno precedente.  
Le ricompense. Il questore ha poi proceduto alla consegna delle consuete lodi al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di servizio.

Digos. Vicequestore aggiunto Mimmo De Carolis, Ispettori capo Alberto D’Angelantonio, Giuseppe Di Francesco e Umberto Pavoni, Assistenti capo Luciano Ruscitti, Massimo Di Pietrantonio e Tiziano Di Furia.
("Per il lodevole impegno profuso in un’indagine di polizia giudiziaria svolta per identificare ed assicurare alla giustizia i responsabili delle devastazioni e dei saccheggi avvenuti a Roma in occasione della mobilitazione pubblica denominata “Giornata Europea dell’indignazione”).
Squadra Mobile. Vicequestore aggiunto Gennaro Capasso, Sostituto commissario Ennio Falconi, Assistente capo Antonio Settimi, Assistente Franco Clemente. 
("Dando prova di conoscenza della materia e delle tecniche investigative, svolgevano indagini di polizia giudiziaria che si concludevano con il deferimento all’A.G. di 12 soggetti responsabili di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina").
Ispettore superiore Luigino Cerquitelli
("
Evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo dava inizio ad un’indagine di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due soggetti responsabili in concorso di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Dava prova, nella circostanza, di notevole spirito di iniziativa").
Assistente capo Teodoro Di Egidio
("In servizio presso la Squadra Mobile, procedeva all’arresto di due individui responsabili di detenzione a fine di spaccio di cinque chili di hashish. Evidenziava capacità operative").
Volanti. Sovrintendente Mariano Buttazzo
("Concludeva un’attività di p.g. con l’arresto di un individuo, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Dava prova di capacità professionali").
Sovrintendente Mariano Buttazzo, Assistente capo Mauro Pennafina
("
In servizio di Volante, riuscivano a bloccare, mettendo a rischio la propria incolumità, un automobilista successivamente risultato in stato di ebbrezza al test alcolemico, che procedeva contromano su un tratto di superstrada a scorrimento veloce. Davano prova di doti operative").
Assistenti capo Alessandro Di Sabatino e Salvatore Pollio
("
In servizio di Volante, espletavano un’operazione di soccorso pubblico nei confronti di una donna con propositi suicidi, che intendeva gettarsi da un guardrail situato su un ponte. Davano prova di capacità professionali ed altruismo").
Polizia stradale. Ispettore Antonello Giusti
("Libero dal servizio, al termine di un inseguimento, riusciva ad immobilizzare un individuo responsabile di furto aggravato. Dava prova di senso del dovere e capacità operative").
Polizia postale. Assistente capo Rosario Di Ilario e assistente Giancaro Gnesi
("In servizio presso la Polizia Postale, al termine di un’indagine supportata da accertamenti tecnico-informatici, procedevano all’arresto di un individuo responsabile di adescamento e sfruttamento di minori. Davano prova di capacità professionali").