Trenta anni fa a Teramo chiudeva il cinema Apollo

TERAMO – E’ un amarcord che, a distanza di tanto tempo, fa pensare che la crisi esiste da sempre e che non sia mai finita, vista anche l’attualità. Trenta anni fa, infatti, a Teramo chiudeva il cinema Apollo. Era il 14 maggio 1984 e fu il primo giorno senza la programmazione di un film nello storico cinema del centro cittadino. Il giorno prima, come recitano le cronache dei giornali locali di allora, l’ultimo film proiettato nella sala di via Scarselli fu "Footloose", ultima pellicola di tante, anche di prima visione e in anteprima, che rchiamavano l’attenzione e la presenza di tantissimi teramani. Il cinema Apollo ha segnato la crescita e la vita di tanti concittadini. Tutti ricorderanno i tabelloni sistemati sul corso principale che riportavano le locandine dei film con le scene salienti dei lungometraggi, l’affollata sala con la storica maschera "Gigiotto". Anni di grande successo per il cinematografo che aveva aperto i battenti il 14 dicembre 1914 in altra sede, e nel 1928 in quella divenuta poi storica di via Scarselli all’angolo con via Delfico. Fu l’inziativa degli imprenditori Emidio e Ottorino Triozzi (padre e figlio), Luigi Brandimarte, Francesco Marsili e Michele Bonolis – come riportato dalla cronaca di Teramo del quotidiano Il Messaggero di quel triste giorno della chiusura -. L’edificio passò attraverso una prima ristrutturazione nel 1956 e una seconda, forzata per via di un grave incendio doloso, nel 1969. Negli anni ’70 l’Apollo visse il periodo di maggior splendore, con picchi di spettatori che ne fecero un vero e proprio boom, con oltre 330mila presenze in un anno, oltre la metà dei complessivi registrati assieme all’altro cinema, il Comunale. I primi anni ’80 fecero registrare una gravissima crisi, con un calo iniziale del 30 per cento degli spettatori che finirono per diventare qualche migliaia, al punto da farne decretare la morte.