TERAMO – Nomine Asp, il consigliere regionale Claudio Ruffini torna a denunciare le presunte irregolarità nelle nomine alle Aziende Servizi per la persona (gli ex Ipab) e annuncia un ricorso al Tar in caso di mancata revoca. Due settimane fa, l’esponente del Partito Democratico aveva scritto al governatore Chiodi e all’assessore Gatti (la lettera era indirizzata anche al difensore civico e al direttore regionale Politiche Sociali), chiedendo spiegazioni sulle convocazioni delle assemblee, a detta del consigliere effettuate “in piena campagna elettorale e con vistose irregolarità”. Tra queste, “le notifiche tardive delle convocazioni, il mancato rispetto del plenum delle assemblee per esclusione dei rappresentanti della Provincia nominati in ritardo e la mancata approvazione del regolamento di funzionamento delle assemblee”. Adesso, attacca Ruffini, “arrivano le prime conferme: le assemblee non sono regolari”. A confermarlo sarebbe una nota del 6 maggio del direttore regionale Germano De Sanctis, in cui vengono messe nero su bianco le irregolarità operate. “Le assemblee delle Asp di Teramo-Val Vibrata e di Atri-Giulianova – scrive oggi il consigliere di minoranza – sono avvenute senza che sia stato approvato il regolamento interno delle stesse assemblee, invalidando le designazioni dei due componenti del Cda e dei due componenti del collegio dei revisori”. Nomine poi avvenute nelle assemblee riconvocate per la giornata di ieri: "Non potevano essere fatte", denuncia Ruffini "in quanto la Regione è in regime di progatio e può emanare atti indifferibili e comunque riferibili all’ordinaria amministrazione. E le nomine dei Cda delle Asp nulla hanno a che vedere con l’urgenza e l’indifferibilità, se non fosse che ci sono le elezioni regionali e Chiodi e l’assessore Gatti temono che tra dieci giorni quelle nomine non potranno farle loro”. "Quello che ci preoccupa – prosegue – è che adesso, in barba ad ogni regola di trasparenza e meritocrazia, procederanno anche alla nomina del presidente e del direttore delle Asp con dei costi per il direttore a carico dei cittadini.”
“Dai nominati nella Asp di Atri-Giulianova” chiude Ruffini “si capisce subito che nelle scelta c’è stata molta discrezionalità ed un’assoluta mancanza di rispetto delle competenze necessarie a gestire un’Azienda per i Servizi alla Persona”. Il consigliere chiede quindi che si proceda all’immediata revoca delle nomine, in caso contrario “ci rivolgeremo ai tribunali amministrativi. Dopo la revoca degli ‘amici’ di Chiodi e Gatti, procederemo alla pubblicazione di un bando pubblico e la scelta dei candidati sarà meritocratica e non partitica.”