Rolleri sui sei primari: «La politica non c'entra»

TERAMO – Il manager Asl Paolo Rolleri risponde alle pesanti accuse piovute ieri dall’onorevole Giulio Sottanelli, presidente di Abruzzo Civico, per la nomina di sei nuovi primari a pochi giorni dall’apertura delle urne in Abruzzo. “La nomina di un primario – precisa subito il dg – viene effettuata sulla base della valutazione di curricula e prove e ha come obiettivo quello di garantire le migliori professionalità possibili, nell’esclusivo interesse degli assistiti”. In merito ai sei selezionati – Antonio Astolfi (Gastroenterologia), Umperto Zoppi (ortopedia), Carlo D’Ugo (Radioterapia), Bruno Raggiunti (Endocrinologia), Luigino De Berardis (Medicina Interna Giulianova), Pierangelo Di Ioro (Medicina Interna) – Rolleri ricorda che si tratta di medici “che ricoprono tale ruolo da anni, ma solo ufficiosamente in carenza di una legittimazione che, in sè, consente loro di svolgere meglio il ruolo che già svolgono”. L’azienda sanitaria, infatti, non aveva ancora avuto l’approvazione dell’atto aziendale con il quale si ufficializza l’esistenza (permanenza o eliminazione) delle diverse Unità Operative (reparti): “Condizione quest’ultima necessaria, ovviamente, alla nomina del relativo primario. L’approvazione è arrivata dalla Regione il 28 aprile e, dopo ques’adempimento, è stato necessario avere il nulla osta sempre dalla Regione per le assunzioni”. L’ok è arrivato il 2 maggio e il passaggio successivo è stata la delibera di nomina del 19 maggio. “Come si evince dalla cronologia degli atti – continua Rolleri – i tempi sono quelli tecnici per dotare i reparti dei ruoli adeguati al loro miglior funzionamento. Se io avessi atteso, come mi viene contestato, la tornata elettorale avrei subordinato un atto tecnico -gestionale ad un fatto politico, asservendo un comportamento aziendale ad un evento che nulla ha, nè deve avere a che fare con la corretta gestione”. “Non è infatti ‘correttezza istituzionale’ – chiude – aspettare che si definisca un nuovo governo regionale ma piuttosto asservimento alla politica, di destra o sinistra che sia. La ASL funziona di giorno e di notte, prima durante e dopo le elezioni di qualunque natura. Condizionare il suo funzionamento a queste sarebbe un atto gravissimo”.