TERAMO – I seggi per votare all’election day di domani si apriranno alle ore 7 e si chiuderanno alle ore 23. Nei Comuni della provincia di Teramo, i cittadini riceveranno due schede, una arancione e una verde, per le votazioni per il rinnovo del Parlamento europeo la prima, del consiglio regionale la seconda; in 27 comuni della provincia di Teramo – tra cui anche Teramo -, ci sarà in più anche una terza scheda, di colore azzurro, del voto per rinnovare i consigli comunali. Ecco una breve guida a come si vota.
Parlamento europeo, scheda arancione. Si vota mettendo una croce sul simbolo della lista scelta. Accanto a ogni simbolo troviamo tre righe: infatti si possono esprimere tre preferenze, ma bisogna tenere conto della proporzione tra uomini e donne. 1. Se ne può esprimere una sola: uomo o donna non importa. 2. Se ne possono esprimere solo due: uomo e donna, donna e donna, uomo e uomo, va bene, il voto è valido. 3. Vogliamo esprimere tre preferenze? Allora dobbiamo votare per due donne e un uomo o per due uomini e una donna. Non possiamo votare per tre uomini o tre donne. Se sbagliamo l’ultima preferenza viene annullata.
Consiglio regionale, scheda verde. L’elettore può votare in tre distinti modi. 1. Segnare con una croce il solo nome del candidato Presidente: in tal caso il voto va soltanto a lui. 2. Segnare con una croce anche quello di una lista collegata al Presidente: il voto andrà al candidato e alla lista. 3. Scrivere anche il nome di un candidato consigliere, ma uno solo, uomo o donna che sia, è la stessa cosa. Attenzione: alla Regione non è permesso voto disgiunto, ovvero il voto espresso per un candidato Presidente, e per una lista diversa da quelle a lui collegate, non è consentito e viene considerato nullo. Non c’è ballottaggio: vince il candidato presidente che ottiene la maggioranza dei voti. Alla distribuzione dei segi partecipano, in proporzione ai voti ottenuti, solo quelle liste che superano il 2% in coalizione, il 4% come lista unica.
Consigli comunali, sopra ai 15mila abitanti, scheda azzurra. Per votare nei comuni con più di 15mila abitanti (Teramo, Giulianova e Silvi per esempio), ci sono quattro possibilità diverse. 1. Tracciare un segno sul simbolo di una lista: in tal caso il voto andrà anche al candidato Sindaco ad essa collegata. 2. Tracciare un segno sul nome del candidato Sindaco: il voto andrà soltanto a lui. 3. Come per i due esempi precedenti e in più scrivendo il nome di uno o due candidati della lista segnata facendo attenzione, in caso di doppia preferenza, che siano di un uomo o di una donna: non è ammesso infatti votare due uomini o due donne, il secondo voto verrebbe annullato. 4. Tracciare un segno sul nome di un candidato Sindaco e sul simbolo di una lista avversaria e scrivendo il nome di uno o di due candidati di essa (voto disgiunto). Vince il candidato sindaco che ottiene la maggioranza assoluta dei voti (50 per cento più uno). Qualora nessun candidato raggiungesse questa cifra, si andrà al ballottaggio tra i due candidati più votati. Il consiglio viene comunque individuato nello spoglio dei risultati.
Consigli comunali tra 5mila e 15mila abitanti. Il voto per il Sindaco e quello per il consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia. Ogni elettore può manifestare non più di due voti di preferenza, anche in questo caso facendo attenzione al rispetto della proporzione uomo-donna. Viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti (maggioranza relativa).
Consigli comunali fino a 5mila abitanti. Si vota come per quelli fino a 15mila, ma con la possibilità di esprimere solo una preferenza per un candidato, uomo o donna che sia. Viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti (maggioranza relativa).