Nominati in extremis 20 presidenti di seggio

TERAMO – E’ agitata la vigilia elettorale teramana, con una consultazione che si annuncia ‘calda’, anche per la presenza di numerosi rappresentanti di lista ‘nervosi’. E’ successo che ieri, alla composizione dei seggi, in 20 delle 80 sezioni di Teramo capoluogo, mancavano i presidenti di seggio. Nominati, non nominati? Avvertiti, non avvertiti o avvertiti in ritardo? Ricordando che il rifiuto di assumere l’incarico, se non per giustificati motivi, è perseguito dalla legge, è successo che in quei 20 seggi si è rischiato di non aprire alle votazioni. Le legge, però, è chiara: "in caso di improvviso impedimento del presidente che non consenta la sua normale sostituzione da parte del presidente della Corte d’Appello, assume la presidenza del seggio il sindaco o un suo delegato". Ovviamente non sarbbe stato possibile pensare che il sindaco Maurizio Brucchi, che è anche candidato, assumesse la presidenza di un numero così alto di seggi, è stato approntato un elenco di nominativi secondo requisiti di legge nominati alla presidenza 20 cittadini delegati dal primo cittadino. Dunque non senza strascichi polemici, la situazione è stata risolta in extremis, anche se si parla di probabili esposti in procura. Che siano comunque, e come di consueto per ogni tornata elettorale, una composizione di seggi caratterizzata da discussioni lo dimostra quanto accaduto a Villa Ripa, dove c’è stato un deciso confronto tra presidente di seggio e un rappresentante di lista per una nomina che non si ritrovava, in un’altra di Sant’Atto per analogo motivo ma soprattutto per una sezione di Piano della Lenta, bloccata fino a tarda notte per intoppi relativi alla sostituzione di un presidente di seggio. Ma tutto deve essere pronto per le 7 quando si aprirà ufficialmente il voto.