TERAMO – “I nostri interlocutori sono i cittadini, non le sante alleanze”. Così Giorgio Giannella in conferenza stampa ha chiarito la sua posizione in rapporto ai due candidati al ballottaggio, Maurizio Brucchi (con cui la posizione in opposizione di Giannella è stata chiara fin dall’inizio) e Manola Di Pasquale (che il leader di Prospettiva Comune non ritiene al contrario un interlocutore privilegiato). “Noi crediamo che ai nostri elettori si debba lasciare piena autonomia nell’urna fermo restando che non ci sentiamo di mostrare appoggio verso chi non dimostra di avere progetti politici per la città. Non abbiamo bisogno di urlare- ne di fare spettacolarizzazione della politica con musica e palloncini – ha detto Giannella -. Il nostro contributo di discontinuità non è stato recepito dalla Di Pasquale che aveva l’opportunità di proporre un progetto nuovo. Il bilancio parla di un Pd con dei consensi bassi a Teramo nonostante il dato nazionale, e questo dovrebbe far riflettere gli esponenti locali”. «Ritengo tuttavia che il nostro consenso sia stato soddisfacente – ha detto Giannella – senza capibastone e con una campagna partita in ritardo abbiamo avuto comunque un buon risultato. Un risultato di cui dovremo fare tesoro, per questo continueremo a coltivare la nostra indipendenza, e la nostra idea di politica basata su una visione della città”. “La politica ci ha offerto come ‘contropartita’ l’apertura di Officine indipendenti. La libertà di associazione è garantita dalla costituzione, non è una posta politica. E questo – conclude Giannalla – la dice lunga sulle risposte che i contendenti dichiarano di voler offrire in tema di politiche giovanili”.
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