TERAMO – Il mandato bis di Maurizio Brucchi al Comune di Teramo non comporterà soltanto una rivisitazione della composizione numerica e qualitativa della giunta ma anche una riorganizzazione, in questo caso numerica, degli incarichi dirigenziali. L’assottigliamento progressivo del numero di essi, già vissuto durante il primo mandato, da 10 a 6, conoscerà adesso l’uscita di scena della figura del direttore generale, oggi rivestito da Furio Cugnini, nominato il 7 luglio 2009 proprio da Brucchi. Il sindaco aveva annunciato infatti che per il secondo mandato non ci sarebbe stata la figura del direttore generale. Una scelta che non è frutto di una decisione politica, ma un adempimento formale a una nuova disposizione di legge che non prevede la figura del direttore nei Comuni sotto i 100 mila abitanti. Un’ anomalia normativa che si scontra invece col Testo unico degli enti locali che invece prevede questa figura sopra i 15mila abitanti. Cugnini al di là delle interpretazioni normative decade oggi e tornerà al suo ruolo di dirigente nei settori della Pubblica Istruzione, Asili, Cultura, Turismo, Musei e Pinacoteca. In forse la posizione del dirigente tecnico Lucio Di Timoteo che potrebbe essere reintegrato di diritto, alla cessazione dell’aspettativa che termina con la scadenza della nomina a direttore generale dell’Ater. Decadono oggi altri due punti di riferimento nei settori chiave del Comune: Stefano Mariotti dirigente all’Urbanistica e Remo Bernardi dirigente ai Lavori Pubblici. Tuttavia mentre Remo Berardi tornerà al suo ruolo di funzionario dell’ente, più incerta è la posizione di Stefano Mariotti dal momento che è un professionista esterno e con la sua decaduta subirebbe una battuta d’arresto anche il gruppo di lavoro incaricato per l’avvicendamento del socio provato della Team di cui fa parte Mariotti. La municipalizzata dovrà infatti affrontare il problema del rinnovo del socio privato contestualmente all’affidatario dei servizi attraverso una gara pubblica a doppio oggetto in vista della scadenza della convezione fissata a maggio 2015. E sempre in tema di assetto organizzativo, chiarezza andrà fatta anche sul nuovo Cda della municipalizzata dal momento che sembrerebbe restringersi il campo per le nomine a disposizione del sindaco Brucchi in rappresentanza della parte pubblica. La legge sembra prevedere infatti che il nuovo Cda della Team debba essere composto non più da 5 membri ma da 3: due per la componente pubblica, uno in rappresentanza del socio privato. Tornando all’apparato amministrativo del Comune va chiarita anche la posizione del rinnovo delle componenti il gabinetto: mentre per il segretario generale Sergio Iezzi il primo cittadino ha a disposizione ulteriori 120 giorni per deciderne la conferma, va invece ridefinita in tempi stretti lo staff composto dal segretario particolare Vinicio Ciarroni e dalla segretaria Cinzia Baldini.
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