TERAMO – Arriva in Abruzzo, a Torino di Sangro, nel Chietino, la prima spiaggia dedicata ai naturisti, cioè coloro che credono in un modo di vivere sano e naturale, basato sul rispetto del corpo e della salute e sul contatto con gli elementi naturali, che ha al centro la logica di nudità. Ad annunciarlo è l’Associazione Naturista Abruzzese (Anab). Si tratta della quinta spiaggia formalmente riconosciuta in Italia; la prima dell’Adriatico, riferisce l’Anab, riconosciuta ufficialmente da un comune. Sabato l’inaugurazione con il ‘taglio del costume’. Sulla base della legge regionale 26 del 2013 che ha dato il via libera al naturismo, l’Anab, a marzo scorso, aveva inviato a quattro Comuni – Torino di Sangro, Ortona, Vasto e Roseto degli Abruzzi – una richiesta formale per l’ istituzione delle spiagge. Lo scorso 13 giugno è arrivata l’ apposita delibera del Comune di Torino di Sangro, che ha individuato un tratto di litorale per la fruizione pubblica e gratuita della pratica del naturismo. Il tratto in questione, lungo 150 metri, è quello del Lido ‘Le Morge’, in contrada Lagodragoni. La spiaggia, seppur riservata alla pratica del naturismo, rimane aperta alla libera frequentazione di tutte le categorie di utenti. In Abruzzo, secondo le stime, ci sono circa 15 mila persone che praticano naturismo, molte delle quali si spostano all’estero per trascorrere le vacanze estive in tranquillità. Diversi i turisti, soprattutto olandesi, che hanno già effettuato prenotazioni. "Questa nuova e interessante offerta – sottolineano i responsabili dell’Anab, Stefano Daniele e Andrea Mirabilio – pone l’Abruzzo tra le Regioni d’avanguardia nell’intercettare questo crescente e, per l’Italia, innovativo settore turistico che ogni anno in Europa muove 25 milioni di turisti, alla ricerca delle assolate spiagge del sud Europa in cui poter godere dell’aria, del sole e del mare, in assoluta libertà e tranquillità". Secondo l’Anab, il sindaco di Torino di Sangro e l’intera Giunta comunale si sono dimostrati "in possesso di un elevato livello di attenzione e rispetto per una categoria di utenti che rappresenta un movimento in forte crescita, caratterizzato dal rispetto dell’ambiente, del territorio e della vita sana. Non appare trascurabile – concludono Daniele e Mirabilio – il possibile indotto economico dell’iniziativa, già riscontrabile attraverso l’interesse dimostrato da alcuni imprenditori locali".
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