TERAMO – L’azzeramento del valore delle azioni Tercas emerso dalle perdite relazionate dal commissario Riccardo Sora, ha confermato i timori dei risparmiatori che stanno avviando azioni di tutela. Ad affiancarli i questo percorso c’è anche la Federconsumatori Abruzzo che attraverso i suoi consulenti segue le istanze di reclamo inoltrate da oltre 200 piccoli azionisti, così come la costituzione in mora e richiesta di tutta la documentazione relativa alle procedure di informazione e alla valutazione del profilo di rischio dei singoli risparmiatori. “In vista dell’assemblea dei soci convocata per il prossimo 29 luglio – si legge nella nota di Federconsumatori Abruzzo – ribadiamo che il percorso seguito non ha in alcun modo soddisfatto le richieste di trasparenza nei confronti degli utenti e dell’opinione pubblica abruzzese. Dalla Banca d’Italia, alto organo di vigilanza, e dal Commissario delegato ci saremmo aspettati in particolare un livello ben più adeguato di indagine sulle modalità di collocamento dei titoli azionari nel periodo 2007-2011, che a nostro giudizio registrano gravi profili di illegittimità ai sensi delle norme che tutelano i risparmiatori nei mercati finanziari. Prendiamo atto, naturalmente, del fatto che il commissario ha accantonato nel Bilancio la somma di 17 milioni di Euro per gli eventuali risarcimenti a favore dei sottoscrittori : almeno si ammette che il problema c’è. Stiamo registrando in questi giorni le risposte ricevute dai singoli azionisti, che saranno valutate dai nostri consulenti. Dalle prime analisi emerge che, nella maggioranza dei casi, vi sono criticità tali da suggerire l’avvio di azioni giudiziarie di tutela”. Federconsumatori precisa che non farà spendere agli utenti nemmeno un euro nei casi in cui non ci siano i presupposti per l’attivazione delle azioni e promuoverà, nei casi in cui i presupposti ci sono, iniziative per gruppi omogenei allo scopo di abbattere i costi e consentire l’accesso anche ai possessori di modesti pacchetti azionari”. “Ci auguriamo – conclude il presidente dell’associazine Ernino D’Agostino – di avere in futuro, un interlocutore (essenzialmente il nuovo azionista di maggioranza, la Banca Popolare di Bari) con il quale attivare un tavolo negoziale che ci consenta finalmente di affrontare i problemi di centinaia e centinaia di risparmiatori che, pensando di fare un investimento sicuro, rischiano di perdere i “risparmi di una vita”.
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