TERAMO – Forza Italia Abruzzo prova a ripartire, non senza ‘mal di pancia’, dopo la debacle delle elezioni dello scorso 25 maggio. Da un lato il capogruppo in Consiglio regionale, Mauro Febbo, secondo cui è necessario "azzerare subito i coordinamenti provinciali e quello regionale, perché sono nominati e non rappresentano il partito"; dall’altro il coordinatore regionale, Nazario Pagano, che parla di un "partito nazionale, con regole da rispettare" e rimanda ai congressi di ottobre. L’occasione per il confronto sulle sorti di Forza Italia è la manifestazione "Ricostruiamo identità, progetto, partito – #èora" che si è svolta nel pomeriggio nel padiglione espositivo del porto turistico di Pescara. All’iniziativa, organizzata, tra gli altri, da Febbo, Riccardo Chiavaroli, Fabrizio Di Stefano, Lorenzo Sospiri e Emilio Iampieri, hanno partecipato alcune centinaia di persone. "E’ una manifestazione di cui si sentiva la necessità – commenta Febbo – ci sono tutti i territori, tanti sindaci, il mondo imprenditoriale e professionale. La risposta è buona. Abbiamo lanciato la nostra proposta: ripartire subito dalle strutture interne". Inutile, secondo il capogruppo, attendere i congressi di ottobre, perché "a quel punto Forza Italia sarà azzerata". "Noi non siamo una lista civica regionale – replica Pagano – ma un partito nazionale che ha un assetto ben preciso. Il partito intende rinnovarsi e modificarsi in positivo. C’è la volontà, a livello nazionale, di svolgere una forte campagna di adesioni che precede la celebrazione dei congressi. In quell’occasione si potranno rinnovare anche i quadri e ciò che io spero di vedere sono tanti volti nuovi. Fra le motivazioni che ci hanno portato a perdere – osserva il coordinatore – c’è un dato evidente: la divisione. Liti e divisioni hanno contraddistinto una sequela di insuccessi".
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