TERAMO – Insorge l’Associazione Italiana Fisioterapisti della regione Abruzzo per la decisione della Asl di Teramo di prorogare alla Cooperativa Kcs fino alla fine dell’anno, l’appalto delle prestazioni domiciliari di fisioterapia nei comuni di Teramo e Montorio, con un ulteriore importo di 91mila euro. Una cifra più consistente di quella (135mila per un anno intero) proposta da un Raggruppamento Temporaneo di Fisioterapisti liberi professionisti, che si era aggiudicato l’appalto in via provvisoria. «L’offerta così vantaggiosa – scrive il segretario regionale dell’Associazione, Ginesio Picchini – ha fatto sì che la Asl chiedesse giustamente delle giustificazioni al Raggruppamento vincente il quale le ha prontamente fornite spiegando che le prestazioni di fisioterapia domiciliare sarebbero state fornite direttamente dai fisioterapisti liberi professionisti componenti il raggruppamento e strategicamente impiegati sul territorio al fine di ridurre al minimo le spese per raggiungere le persone assistite. In altre parole, per la prima volta in Abruzzo, si darebbe luogo ad una sorta di convenzione tra una ASL, quella di Teramo appunto, ed i fisioterapisti che hanno vinto l’appalto i quali fornirebbero direttamente le proprie prestazioni senza alcun intermediario o datore di lavoro che dir si voglia». I fisioterapisti sostengono che sarà un legale a valutare l’eventuale abuso d’ufficio nell’atteggiamento della Asl teramana «che prima ha ammesso la partecipazione alla gara del Raggruppamento dei fisioterapisti con la verifica della titolarità e poi ne ha rinviato l’aggiudicazione dell’appalto in nome di presunte problematiche».
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