Incendio a Colleatterato, entro martedì la bonifica della palazzina

TERAMO – Cinquanta giorni per far tornare agibili gli appartamenti della palazzina di via Giovanni XIII, Colleatterato Basso, devastata dal rogo doloso appiccato da un piromane ad uno scooter parcheggiato nel porticato. Questa mattina il commissario dell’azienda teramana, Marco Pierangeli, ha incontrato i vigili del fuoco per definire tempi e modalità degli interventi per far tornare agibili i 18 appartamenti di via Giovanni XXIII. Entro martedì dovrebbero essere già rimossi tutto il materiale bruciato caduto a terra, i cinque motorini andati a fuoco e la fuliggine (la bonifica è stata affidata ad una ditta specializzata di Teramo). Poi si proseguirà con l’avvio scaglionato dei lavori nella prima delle tre scalinate, partendo dalle aree condominiali e la riattivazione degli impianti elettrici per poi continuare con la pulizia degli appartamenti iniziando da quelli ai piani più alti e meno danneggiati. Secondo una prima previsione, per ciascun blocco del palazzo ci vorranno all’incirca 20 giorni di lavori, e le prime delle 16 famiglie evacuate potrebbero tornare a casa terminati i primi interventi. “L’obiettivo è di ridurre al minimo tempi e disagi per gli inquilini e farli rientrare il prima possibile negli appartamenti”, ha spiegato Pierangeli, “si procederà per pianerottolo e non ci saranno rientri ‘singoli’ anche perché le famiglie avrebbero timore a star da sole nel condominio”.

Il bilancio dell’intera operazione per le casse dell’azienda teramana si aggira intorno ai 200mila euro, l’Ater sta verificando la copertura del danno tramite l’assicurazione stipulata per episodi di questo genere. Sul fronte degli sfollati, tutti e 48 i condomini sgomberati dopo l’incendio sono ospitati all’hotel Michelangelo. Decisi anche i turni per tornare negli appartamenti per recuperare altri effetti personali: sarà possibile farlo ogni mattina dalle 9.30 alle 10.30. Gli inquilini saranno accompagnati dal personale dell’Ater. Ogni ora, sia di giorno che di notte, saranno infine operative le pattuglie delle forze dell’ordine per evitare casi di sciacallaggio nella palazzina ormai vuota.

Non ci sono novità invece sul fronte delle indagini della questura di Teramo per risalire al piromane che ha dato fuoco allo scooter causando il rogo che ha devastato la palazzina. Ancora al vaglio degli inquirenti le segnalazioni di chi avrebbe visto fuggire un uomo con una maglietta bianca subito dopo l’incendio. Sul posto non sono stati rinvenuti nè l’innesco nè l’accelerante, ogni traccia è infatti stata distrutta dalle fiamme e dall’acqua usata dai vigili del fuoco per spegnere il rogo.