L’AQUILA – La Giunta regionale ha deliberato ieri di azzerare tutte le spese di rappresentanza e di missione istituzionale del presidente e degli assessori. A fronte di 14 missioni complessive (10 del presidente D’Alfonso, 2 del vicepresidente Giovanni Lolli e una a testa per gli assessori Marinella Sclocco e Silvio Paolucci), l’esecutivo regionale ha deciso di non chiedere un euro di rimborso alle casse pubbliche: l’impegno della giunta è di approvare alla fine di ogni mese una delibera di questo tipo, fino al termine del mandato. L’assessore Silvio Paolucci spiega così il significato della decisione: «Mentre con il decreto ‘Sblocca cantieri’ si è dato avvio al completamento della Fondovalle del Sangro, la giunta ha adottato una delibera che azzera i privilegi della politica. Non chiederemo un solo euro di rimborso e stesso comportamento chiederemo per i vertici delle società partecipate. Abbiamo voluto dare un segnale di trasparenza e allo stesso tempo di profondo cambiamento rispetto al passato; certifichiamo di rinunciare ai rimborsi anche come esempio di vicinanza concreta alla comunità abruzzese che vive giorni difficili». Per il sottosegretario della giunta, Camillo D’Alessandro «si tratta di rendere perfettamente leggibile il corso della nuova amministrazione regionale, dove per nuova non si intende solo il cambio dei nomi ma la rivoluzione nella logica di gestione della cosa pubblica, che si fonda su efficienza, rapidità e taglio dei costi improduttivi».
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