Elisoccorso e Cnsa sulla ferrata Ricci per un malore

TERAMO – Giorni impegnativi per i soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e del 118, sulla montagna teramana. Oggi nella tarda mattinata, l’eliambulanza con il personale di soccorso in montagna, è stata costretta ad alzarsi per soccorrere un 35enne avventuratosi in quota, sulla cosiddetta ‘Ferrata Ricci’, che è stato colto molto probabilmente da una crisi di panico. La macchina di emergenza è scattata con tutta la sua organizzazione e i suoi costi, riproponendo ancora una volta il problema della presenza di escursionisti improvvisati e male attrezzati che si avventurano oltre le proprie capacità, fino a trovarsi in difficoltà. L’intervento è stato condotto a termine con la solita perizia e il giovane è stato trasferito ai Prati di Tivo come testimoniano le nostre foto. In poco più di 48 ore è stato questo io terzo intervento in cui è stato impiegato il corpo nazionale di soccorso alpino. In precedenza sulla parete Est di Pizzo Cefalone sul versante aquilano Gran Sasso, erano stati soccorsi tre studenti milanesi tra i 19 e i 27 anni, che a causa della fitta nebbia avevano smarrito il sentiero che avrebbe dovuto condurli in cima ed erano rimasti inchiodati su una parete rocciosa. Mal equipaggiati e privi dell’attrezzatura necessaria hanno allertato il 118 che in breve tempo, grazie all’intervento dell’elisoccorso e di una squadra a terra del Cnsas, ha provveduto al recupero verricellando i tre per ben 60 metri riconducendoli all’arrivo della funivia di Campo Imperatore. Ancora sulla ferrata Ricci del Corno Grande, ieri un ragazzo di 13 anni era stato investito dalla caduta di un masso mentre stava salendo con il padre, ferendosi a un ginocchio. Anche in questo caso l’allarme partito dal rifugio Franchetti ha permesso l’intervento dell’elicottero e il recupero: verricellago dal tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, A. H., residente a Monterotondo (Roma), è stato immediatamente trasportato all’ospedale dell’Aquila.