TERAMO – Tornerà a protestare ll Comitato "Ora basta" per denunciare ancora una volta l’immobilismo della politica di fronte al problema degli invalidi senza ascensore e prigionieri delle case popolari dell’Ater a Teramo, Colleatterrato. Lo annuncia il blogger Giancarlo Falconi, dando un ultimatum di dieci giorni alla ‘nuova’ politica, quella che in Regione ha sostituito Gianni Chiodi e la sua giunta ma che come la precedente è ferma all’anno zero per questo tipo di problematica. «Gianni Chiodi e la sua Giunta valgono Luciano D’Alfonso e la sua Giunta.
Nessuno si è fatto sentire – scrive Falconi da "I due punti" -. Nessuno ha accettato l’invito di prendere un caffè a casa di Liliana, malata di sla e impossibilitata a uscire di casa, insieme a tanti disabili al 100%… perchè il palazzo Ater è privo di ascensore». Ma se fino a ieri la protesta è stata ‘limitata’ a uno sciopero della fame, interrotto perchè l’allora Governatore Gianni Chiodi aveva messo il suo impegno affinchè una delibera che potesse sbloccare la situazione fosse approvata – e mai lo è stata -, stavolta il Comitato annuncia un’altra clamorosa iniziativa: i componenti si incateneranno sotto alla prefettura, per rendere più manifesto ll dissenso e sperare che qualcuno, leggi prefetto, non sia sordo e cieco rispetto a una problematica che è questione civile, di rispetto della persona.