NOTARESCO – E’ un’altra fideiussione insufficiente e irregolare quella presentata dal Consorzio Stabile Ambiente, a garanzia delle attività di gestione rifiuti presso gli impianti del Cirsu. Lo sostiene la Deco spa, che denuncia altre, ulteriori anomalie nella vicenda della discarica di Grasciano a Notaresco. Secondo quanto appreso presso gli uffici regionali preposti al controllo e alle autorizzazioni di questo tipo di attività, infatti, oltre a non essere stati rispettati i tempi per il deposito delle garanzie previste dalla legge regionale successivamente all’attivazione dell’Aia, l’autorizzazione all’attività, le garanzie sarebbero di importo molto al di sotto del minimo previsto. Il Consorzio Stabile Ambiente, che tra l’altro non è affidataria della gestione post-chiusura della vecchia discarica, ha infatti prestato garanzie per meno di un milione di euro, contro i previsti 4,1 milioni o, nel minimo, di 2,5, per la riduzione del 40 per cento concessa alle aziende munite di certificazione. Il minor importo garantito, farebbe presupporre che Il Consorzio abbia prestato garanzie solo per le linee in esercizio e limitata alla sola volumetria della discarica più recentemente autorizzata e non a quella intera. «Qualcuno dovrà pur spiegare ai cittadini ed all’opinione pubblica – sostiene la Deco – come si possa esercitare la post-chiusura di una porzione soltanto di una discarica che costituisce un corpo unico. Qualora dovesse verificarsi una perdita di percolato o un inquinamento delle falde chi sarà in grado di distinguere la porzione di discarica che ne è stata la causa? Ed in ogni caso, dove sono le garanzie per la gestione post-chiusura dell’intera discarica?». L’intera vicenda, oltre che essere viziata da violazioni normative indicate chiaramente nelle modalità di concessione dell’autorizzazione all’attività, impone una riflessione anche sul gioco di società che nasconde. Sempre secondo Deco appare perlomeno strano che a garantire la fideiussione sia il Consorzio Stabile Ambiente quando l’attribuzione del fondo legato alla gestione post-chiusura della discarica è destinato alla Nuova Era Spa, la società che dovrebbe sorgere dalle ceneri di Cirsu. Il sospetto è che, mutate le strategie, il Csa abbia messo le mani sulla gestione e che tale servizio, in via di estensione, gli venga assegnato con affidamento diretto e senza gara. La Regione assiste senza intervenire, intanto, perlomeno adottando i provvedimenti previsti per la mancata presentazione delle garanzie nei termini e nel frattempo censente che le attività di smaltimento in discarica vadano avanti tranquillamente.
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